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Uccisa “per sbaglio” in discoteca a Bari, fermato 21enne: “Si, ho sparato io”

Antonella Lopez, 19enne, è finita in mezzo a una sparatoria tra clan al Bahia beach di Molfetta, in provincia di Bari. Sulla vicenda indaga la Direzione distrettuale antimafia

Pubblicato:23-09-2024 09:10
Ultimo aggiornamento:23-09-2024 15:57

antonella lopez
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BARI – Era uscita per passare una serata con gli amici, in discoteca, ed è finita uccisa in una sparatoria per errore. Antonia Lopez, 19 enne di Bari, è morta la notte tra il 21 e il 22 settembre al Bahia beach, un locale della movida, a Molfetta, colpita alla spalla da un proiettile che le ha reciso l’aorta e uccisa in pochi minuti per per shock emorragico. Dopo 24 ore è stato fermato e interrogato il suo presunto assassino, un 21enne con precedenti alle spalle che ha ammesso di aver sparato e poi di aver buttato l’arma in mare.

Sulla vicenda, stanno indagando i Carabinieri con il coordinamento della Dda di Bari, per il presunto coinvolgimento di esponenti di un clan mafioso.  La sparatoria sembra infatti essere riconducibile alla rivalità tra clan nel controllo dei locali per la spartizione dello spaccio. Al culmine di una lite, il presunto killer avrebbe fatto partire 6 o 7 colpi dalla pistola che aveva con sé. Obiettivo del giovane sarebbe stato in realtà un amico della ragazza, un 20enne ritenuto il “rampollo” del clan del rione Japigia di Bari, rimasto ferito insieme ad altre tre persone, ricoverate- tutte in condizioni non gravi- all’ospedale di Bari. Sul delitto l’Antimafia sta ascoltando molti dei presenti nel locale.

UN TRAGICO PRECEDENTE IN FAMIGLIA

L’omicidio di Antonella Lopez ha un triste precedente in famiglia. La ragazza infatti era la nipote di Ivan Lopez, morto in un agguato avvenuto nel settembre 2021 sul lungomare IX Maggio di Bari, un altro crimine riconducibile nell’ambito della criminalità organizzata. Secondo quanto ricostruito dalle indagini infatti, il delitto di Ivan Lopez fu commesso per conto dei clan Capriati e Parisi-Palermiti, in lotta con gli Strisciuglio, predominanti sui quartieri San Paolo e San Girolamo.


Nel video, la sparatoria:

L’AMMISSIONE: “HO SPARATO E BUTTATO LA PISTOLA IN MARE”

Girava nei locali della movida armato “per difendersi da eventuali aggressioni”, ma senza alcuna intenzione omicida. Nel corso dell’interrogatorio, alla presenza del difensore di fiducia, il ragazzo fermato per l’omicidio di Antonia Lopez ha riferito di aver raggiunto il locale con la fidanzata e a un gruppo di amici, “senza alcuna intenzione belligerante, portando con sé una pistola calibro 7,65, per difendersi da eventuali aggressioni, come accade ormai nei locali notturni baresi”.
“Ho sparato e poi ho buttato l’arma in mare”, ha poi ammesso l’accusato di omicidio e di tentato omicidi. Il 21enne è stato raggiunto dai carabinieri a casa sua, nel quartiere di San Paolo di Bari, e ai militari ha detto di aver gettato in mare l’arma usata per il delitto. La sua individuazione è stata possibile solo grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza del Bahia di Molfetta, spiegano gli inquirenti, data la mancanza di collaborazione dei feriti, di cui si sottolineano le “dichiarazioni di circostanza e palesemente omertose”. Per i carabinieri, che hanno svolto le indagini coordinati dalla Dda di Bari, il 21enne “avrebbe agito al culmine di un litigio dovuto a futili motivi”, sparando “almeno almeno sei colpi di arma da fuoco” che hanno raggiunto e ucciso la 19enne e ferito non gravemente altri quattro giovani, tutti di Bari e di età compresa tra i 20 e i 25 anni.

(foto di apertura presa da Ig e video da X)

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