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Meloni chiude la campagna elettorale a Napoli: “Sud grande occasione di sviluppo nazionale”

La leader di Fratelli d'Italia sceglie l'Arenile di Bagnoli per il rush finale in vista delle elezioni del 25 settembre

Pubblicato:23-09-2022 18:45
Ultimo aggiornamento:25-09-2022 17:31
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giorgia_meloni
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Di Nadia Cozzolino ed Elisa Manacorda

NAPOLI – Comizio di chiusura di campagna elettorale all’Arenile di Bagnoli per Fratelli d’Italia. Ad accogliere Giorgia Meloni, oltre ai militanti di FdI, anche alcuni contestatori, che intonando il coro ‘Siamo tutti antifascisti’ e sventolando lo striscione ‘Basta passerelle elettorali su Bagnoli’, hanno percorso le strade del quartiere. E sulla facciata di un palazzo all’angolo tra piazza Bagnoli e via Diocleziano sono stati esposti degli striscioni bianchi su cui in rosso è scritto ‘Bella ciao’.

MELONI: “SUD GRANDE OCCASIONE DI SVILUPPO PER L’ITALIA”

“Il Sud per me è una grande occasione di sviluppo per questa nazione. Credo che sia mancata in questi anni soprattutto una visione industriale che coinvolga soprattutto il Sud su settori non adeguatamente valorizzati, penso al tema dell’economia del mare e penso all’energia”, ha detto Meloni da Napoli. “Nel dramma della situazione attuale noi abbiamo una grande occasione soprattutto per il Sud, i gasdotti dal Nordafrica e dal Mediterraneo occidentale arrivano qui al Sud, qui non mancano sole, mare e vento, con un po’ di soldi e un po’ di intelligenza noi possiamo fare del Sud l’hub di approvvigionamento“.


La leader di Fratelli d’Italia, nella sede degli industriali di Napoli, ha ricordato “il tema del Sud e dello sviluppo del Sud è materia che troverete corposamente nel programma, non perché siamo un partito meridionalista, ma perché siamo un partito nazionale”. “Nessuna nazione – ha spiegato Meloni – può crescere alla velocità alla quale l’Italia ha bisogno di crescere in questa fase con un terzo dei cittadini, due quinti del suo territorio, che non corrono alla stessa velocità del resto della Nazione. La sfida riguarda l’Italia”.

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MELONI: “VON DER LEYEN HA CHIARITO, CONSIGLIO PRUDENZA”

La presidente di FdI ha anche detto la sua sulla polemica di giornata per le dichiarazioni di Ursula von der Leyen dall’Università di Princeton sul voto in Italia: “Mi pare che abbia già mandato una nota per correggere l’interpretazione che è stata data dalla stampa italiana, per la quale le parole fossero un’ingerenza sulle elezioni italiane, sarebbe stata una cosa francamente fuori misura rispetto al ruolo della Commissione“.

“Penso – ha spiegato Meloni – che rispetto alle dichiarazioni che ho sentito fare ad alcuni commissari in questa campagna elettorale, quando si entra a gamba tesa in una democrazia di uno Stato membro in realtà si fa qualcosa che nuoce alla credibilità della Commissione. Perché una cosa sono i partiti politici, il Parlamento, il ruolo politico, ma i commissari è come se fossero i ministri di tutta la Commissione europea. Quindi consiglio prudenza, se si crede nella credibilità dei commissari europei e della Commissione”.

MELONI: “CENTRODESTRA SEMPRE COMPATTO, PROBLEMI LI HANNO ALTRI”

Da Meloni anche un commento sulle parole di Berlusconi sulla guerra in Ucraina: “Putin ha fatto una cosa inaccettabile per me. Questo c’è scritto sul programma del centrodestra, mi pare che Berlusconi abbia anch’egli spiegato che le parole che aveva espresso erano non un’interpretazione del suo pensiero ma un’interpretazione del pensiero di altri, non capisco perché continuiate a farmi una domanda sulla quale sono stata molto chiara. Spero che prima o poi chiederete a Enrico Letta conto del fatto che è alleato con un partito che dice che bisogna fermare l’invio delle armi all’Ucraina. Cerchiamo di capire dove stanno davvero i problemi”.

“Il centrodestra – ha rimarcato – ha votato sempre compatto sull’Ucraina, anche sull’ingresso della Finlandia nella Nato, chi non ha votato l’ingresso della Finlandia nella Nato è stato Fratoianni, alleato del Pd. I problemi ce li hanno altri”.

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MELONI: “GLACIAZIONE DEMOGRAFICA, FIGLI SONO QUESTIONE DI PIL”

“I 400mila nati nell’ultimo anno non sono un inverno demografico, ma una glaciazione – ha sottolineato Meloni -. Tra trent’anni, vent’anni, o forse meno, il sistema di welfare non reggerà più perché l’aspettativa di vita sale, noi abbiamo sempre più persone da mantenere e sempre meno persone che lavorano per mantenerle. I figli sono una questione di Pil, di futuro”.

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