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Gli attivisti per il clima tornano a riempire le strade di tutto il mondo. Dopo lo stop dovuto all’emergenza pandemica, i Fridays For Future scendono di nuovo in piazza per il Global strike. “Se questa è la transizione che volete, noi vogliamo la rivoluzione”, dicono i manifestanti. Quest’anno, infatti, il messaggio lanciato dai giovani è ancora più forte: sullo sfondo della crisi energetica e della guerra, per le nuove generazioni diventa sempre più urgente avere risposte concrete dalla politica. “La transizione ecologica deve essere reale- ha spiegato alla Dire Michela Spina, coportavoce di Fridays For Future Italia- la crisi climatica è connessa a una crisi sociale”. Più energia verde, efficientamento edilizio e no ad azioni di greenwashing. Questi alcuni dei punti del manifesto dei Fridays For Future, che continueranno ad essere portati avanti con incontri, dibattiti e attività sui territori.
Sono partiti gli Open Day di ITS-ICT Academy, il nuovo ITS interamente dedicato alle nuove tecnologie digitali. Prima tappa a Sacrofano, a nord di Roma, poi appuntamenti all’istituto ‘Armellini’ di Roma e, il prossimo 26 settembre, a all’ITC Piero Calamandrei di Via Carlo Emery per incontrare docenti e aziende. Il nuovo ITS-ICT Academy promosso dalla Regione Lazio, si rivolge direttamente a ragazzi e ragazze appassionati di tecnologia, informatica e digitale. Quattro i corsi sull’Information Tecnology, progettati dal dipartimento di Informatica della Sapienza di Roma e sviluppati da docenti provenienti dal mondo del lavoro e dell’università, per dare subito un’opportunità di lavoro ai ragazzi e alle ragazze neodiplomati. “I corsi, biennali, sono interamente gratuiti”, ha spiegato alla Dire Fabrizio Rizzitelli, presidente di ITS-ICT Academy, che ha invitato poi i giovani a partecipare agli Open Day. Le iscrizioni sono ancora aperte, mentre i corsi prenderanno il via da ottobre.
Analisi sociale del gender equality, sociologia dei media digitali, discriminazioni e tutele nel linguaggio giuridico. Sono alcune delle materie di studio del primo corso di laurea magistrale in studi di genere. Un nuovo percorso istituito dall’Università Sapienza di Roma per l’anno accademico 2022/23. Il corso in ‘Gender studies, culture e politiche per i media e la comunicazione’, è stato presentato alla Sapienza dalla presenza della Rettrice Antonella Polimeni, con la consigliera Agcom Elisa Giomi e Silvia Garambois, presidente dell’associazione GiULiA – Gornaliste Unite LIbere Autonome. Promosso dai Dipartimenti di Comunicazione e ricerca sociale, Lettere e culture moderne e Psicologia, il corso adotta un approccio multidisciplinare volto a formare professionisti dei media e della comunicazione capaci di promuovere rappresentazioni e narrazioni gender sensitive nei processi e contenuti comunicativi e mediali. “Su questi temi c’è ancora molto da fare- ha detto la rettrice Polimeni- ma tanto già è stato fatto. Se le università sono il modello più alto della formazione, devono emanciparsi dagli stereotipi”.
Il 12,7% di giovani italiani tra i 18 e i 24 anni, secondo elaborazioni Eurostat, ha abbandonato precocemente la scuola, fermandosi alla licenza media. Si chiamano ELET, Early Leavers from Education and Training e, nonostante il dato sia in attenuazione negli ultimi anni, l’Italia è ancora bandiera nera in Europa, davanti solo a Romania e Spagna. Ma le nuove tecnologie possono offrire un aiuto per la realizzazione di ambienti di apprendimento capaci di supportare gli studenti per una formazione flessibile e autonoma. Ed è proprio in questa direzione che va la nascita di progetti digitali parascolastici che hanno l’obiettivo di combattere il fenomeno dell’abbandono della scuola. Come la piattaforma digitale ‘Innova’ dell’Istituto Superiore per la Formazione Janus; School4Life di ELIS, e Eduopen: piattaforma, finanziata dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
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