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Garbin (Azione): “Brugnaro? Poteva far bene con noi”

Legge speciale e tutto il possibile perché crociere rimangano a Venezia: la ricetta del candidato calendiano alla Camera

Pubblicato:23-09-2022 11:47
Ultimo aggiornamento:23-09-2022 11:47

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VENEZIA – Una nuova legge speciale per Venezia che comprenda il finanziamento di 150 milioni l’anno per 10 anni chiesto ripetutamente dall’amministrazione cittadina e, soprattutto, decisioni nette sul porto volte a far sì che le crociere continuino ad avere la città come punto di riferimento. Questi i punti fermi della proposta per Venezia di Marco Garbin, candidato alla Camera per Azione, intervistato dalla ‘Dire’.

VENEZIA A TUTELATA, SULLA LEGGE SPECIALE SERVE RESPONSABILITÀ


“Quello della legge speciale è un tema delicato, è una posizione di responsabilità che devono prendere i partiti perché una città come Venezia è complessa e ha bisogno anche di un’attenzione particolare e noi dobbiamo fare di tutto per tutelarla sotto tutti gli aspetti”, conferma Garbin.

“DOBBIAMO FARE DI TUTTO PERCHÉ LE CROCIERE RIMANGANO”


Per quanto riguarda la crocieristica, l’amministrazione cittadina spinge da anni perché un terminal a Marghera diventi la soluzione definitiva, ma il Governo l’ha scelta come soluzione temporanea avviando un concorso di idee per un terminal off shore. È la strada giusta? “L’idea è quella di fare tutto il possibile perché le crociere rimangano a Venezia” con “un modello sostenibile” e “compatibile con la morfologia della laguna“. Questo vuol dire terminal a Marghera con “l’adeguamento del canale Vittorio Emanuele, che è una soluzione sostenibile a tutti gli effetti”, ma anche procedere con il concorso di idee per il terminal “off shore, che può assolutamente essere preso in considerazione“, sostiene Garbin.
Idea, quest’ultima, che si discosta da quella del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, presidente di Coraggio Italia, che l’off shore non lo vuole e che finora su altri temi come quello centrale dell’energia o quello del lavoro in realtà ha manifestato posizioni molto vicine a quelle di Azione.


“NOI OGGI SIAMO IL SOGGETTO POLITICO CHE SI DESIDERAVA DA TANTI ANNI”

Non sarebbe stato bene con voi nel Terzo polo invece che col centrodestra? “Secondo me sì, poteva far bene… Però è una scelta che ha fatto lui e che io non ho capito sinceramente. Noi siamo oggi un soggetto politico che si desiderava da tanti anni perché quello che noi oggi rappresentiamo da un punto di vista politico era stretto sia nei partiti di centrosinistra che nei partiti di centrodestra. E questo lo vediamo poi anche dal numero di persone che si stanno avvicinando e che hanno interesse al progetto del Terzo polo, nato in questa situazione qui di emergenza ma che si consoliderà dopo il 26 settembre”, conclude Garbi. “La risposta è molto buona e crediamo di fare bene in Veneto grazie al pragmatismo l’onestà intellettuale e il nostro metodo di lavoro”.

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