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VIDEO | Università Federico II, ricorso contro il numero chiuso alla facoltà di Psicologia

L'Unione degli universitari": "É la nostra battaglia storica, l'università accessibile a tutti"

Pubblicato:23-09-2020 16:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:56
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di Flavio Russo

NAPOLI – La battaglia degli studenti contro il numero chiuso nelle universita’ si compone di un nuovo tassello. A Napoli, dopo che il senato accademico della Federico II ha decretato il numero chiuso su base meritocratica per la facolta’ di Psicologia, l’Unione degli universitari ha deciso di ricorrere contro la decisione dell’ateneo. Il corso di studi, che prevede tradizionalmente un test di ingresso per selezionare i propri candidati, quest’anno contempla una scrematura in base al voto ottenuto dagli studenti all’esame di maturita‘, a causa delle restrizioni dettate dall’emergenza coronavirus. “A nostro avviso non ci sono gli estremi per approvare questo accesso programmato – racconta alla Dire Marco Campagna, membro dell’esecutivo nazionale Udu – mancano quelli che sono i requisiti previsti dalla normativa, ovvero laboratori ad alta specializzazione e posti studio personalizzati”.


Quello di Psicologia, dove in virtu’ della graduatoria sono riusciti ad entrare solo gli studenti usciti dalle scuole superiori con il massimo dei voti, 100, e’ solo l’ultimo dei casi per cui la Udu si batte da anni: “É la nostra battaglia storica, l’universita’ accessibile a tutti e quindi l’abolizione del numero chiuso, sia a livello nazionale che a livello locale”, dice Campagna. E come per altri casi prima di Napoli, e’ gia’ pronta un’azione legale, qui a titolo gratuito per i ricorrenti, come chiarisce alla Dire Michele Bonetti, l’avvocato che segue il ricorso e che da anni assiste l’Udu: “Noi speriamo che i ragazzi si iscriveranno sub iudice, quindi chiederemo la sospensiva al Tar della Campania e una immediata ammissione con riserva, perche’ i corsi inizieranno a breve. Poi – continua Bonetti – chiederemo la conferma di questa sospensiva nella fase di merito, per continuare a farli studiare e raggiungere i loro sogni e la loro professione”. Una mobilitazione che, come spiega il legale non si esaurisce solo nel caso di specie: “Non contestiamo soltanto il modo becero in cui e’ stato istituito il numero chiuso. Noi censureremo non soltanto la metodologia particolare di quest’anno ma contesteremo alla radice il numero chiuso, perche’ – conclude il Bonetti – sara’ un ricorso che sara’ volto, non solo all’ingresso dei nostri oltre 100 ricorrenti, sara’ un ricorso diretto all’apertura diretta del numero chiuso a Napoli”.

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