ROMA – “La crescita del Pil 2017 è confermata all’1.5% e l’1.5% è, secondo noi, la previsione che va confermata anche per il 2018 e 2019″. Lo ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri.
“Le clausole di salvaguardia saranno totalmente eliminate”, aggiunge.
Nel 2018 il deficit nominale dell’Italia è previsto attestarsi all’1,6%, spiega Padoan illustrando la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Def) approvata dal Consiglio dei ministri.
“La finanza pubblica si disegna attorno a un obiettivo di indebitamento strutturale per il 2018 di 0,3% che rappresenta un allentamento molto importante rispetto alle cifre del Def di aprile- spiega Padoan- che prevedevano un aggiustamento strutturale di 0,8%”.
Un risultato che è stato ottenuto “da un dialogo molto aperto, molto fruttuoso ma anche molto franco a tratti con la Commissione europea” che ha riconosciuto “la necessità di avere un’intonazione di politica di bilancio che tenesse conto di consolidamento che va continuato e crescita che va sostenuta”. Lo 0,3%, spiega quindi il titolare del Mef, “si traduce in termini di deficit nominale per il 2018 in 1,6%”, per il deficit nominale “un numero che qualcuno sarà sorpreso di ascoltare” e siamo qui rispetto a previsioni più alte perché “la crescita è risultata migliore rispetto a qualche mese fa”.
GENTILONI: LA MANOVRA NON SARA’ DEPRESSIVA
L’insieme dei risultati” che “è stato reso possibile dalle riforme varate dal governo Renzi e che noi abbiamo proseguito, ci ha consentito anche di ottenere una discussione con la Commissione europea, che ha portato a dei margini più favorevoli in termini di finanza pubblica. Il che ci porterà ad adottare dopo questo aggiornamento del Def e a proporre, nella seconda metà di ottobre al Parlamento, una legge di bilancio certamente non depressiva che non sarà elemento di freno alla nostra economia”, commenta il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.