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Terremoto ad Haiti, Maurello (Avsi): “Migliaia di dispersi, si scava ancora”

"Sono ormai 2mila i morti accertati, mentre 9mila sono le persone disperse e 137mila le case andate distrutte"

Pubblicato:23-08-2021 16:43
Ultimo aggiornamento:23-08-2021 16:44
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ROMA – Distribuzione di tende per gli sfollati, creazione di spazi di appoggio e sostegno psico-sociale per i minori e di luoghi sicuri per le madri, dover poter allattare i propri neonati. Sono questi alcuni dei servizi che la ong Avsi sta mettendo a disposizione della popolazione delle regioni meridionali di Haiti, colpita domenica 14 agosto da un terremoto di magnitudine 7,2 sulla scala Richter che ha già provocato migliaia di vittime. A riferirlo all’agenzia Dire, in un video, è Flavia Maurello, coordinatrice dei programmi della ong nel Paese caraibico.

La cooperante parla dal comune di Les Cayes, poco più di 80 chilometri a sud di Petit Trou de Nippes, l’epicentro del sisma, a sua volta situato a circa 130 chilometri dalla capitale Port au Prince, e da conto di una situazione complessa. “La lista delle vittime del terremoto si allunga”, riporta Maurello. “Sono ormai 2mila i morti accertati, mentre 9mila sono le persone disperse e 137mila le case andate distrutte”.

Stando a quanto riferiscono le Nazioni Unite in uno degli ultimi bollettini sulla situazione ad Haiti, sono oltre 1,2 milioni le persone colpite dalla calamità, di cui circa 540mila bambini. La cooperante di Avsi, dice che nel sud del Paese “si continua a scavare” e che, probabilmente, “la conta dei morti non si fermerà a questi numeri”.


La ong italiana, riporta Flavia Maurello, coordinatrice dei programmi della ong Avsi ad Haiti, sta fornendo in questo momento “tende per gli sfollati in modo tale che possano avere un rifugio per la notte, e poi dei kit di cucina per potersi fare da mangiare e altri kit per l’igiene”. L’accesso all’acqua e ai servizi di base, evidenzia infatti la coordinatrice, “resta il problema maggiore al momento”.

Lo staff di Avsi sta anche dando sostegno ai più vulnerabili. “Abbiamo allestito spazi ‘amici dei bambini’, di appoggio e di sostegno psico-sociale per i minori con i nostri psicologi, mentre per le madri- continua Maurello- abbiamo messo piedi dei luoghi sicuri dover poter allattare i propri neonati”.

Il Paese caraibico, nei giorni successivi al sisma, è stato funestato anche dal passaggio della tempesta tropicale Grace, che ha reso le operazioni di salvataggio e di aiuto alle popolazioni locali ancora più difficili. Avsi, che ad Haiti è presente dal 1999, ha lanciato nei giorni scorsi la campagna di raccolta fondi ‘Terremoto a Haiti: un aiuto subito’. Nel 2010, quando un altro sisma di magnitudine intorno a sette colpì l’isola, provocando la morte di più di 230mila persone, furono 45mila gli abitanti di Haiti a essere aiutati, si legge sul sito della ong, “grazie al contributo di migliaia di donatori in Italia e nel mondo”.

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