
ROMA – Zero tasse per gli ambulanti, parcheggi gratis, più salute e trasporti: sono alcune delle mille promesse di Mbuvi Gidion Kioko, alias Mike Sonko, in lingua sheng “Mike il ricco”, imprenditore dei taxi collettivi che si è appena insediato come governatore di Nairobi.
La sua ascesa è al centro di articoli e inchieste pubblicate prima e dopo il giuramento, questa settimana, durante una cerimonia all’Uhuru Park.
I ritratti dipingono un populista alla conquista di una capitale che vale il 60 per cento del Prodotto interno lordo nazionale. Gli affari di Sonko sono cominciati con i “matatu”, i taxi collettivi che fanno muovere Nairobi, un business controllato anche da organizzazioni criminali. Poi ci sono state le “squadre di soccorso”, con i servizi di ambulanza e i vigili del fuoco nei quartieri poveri, dove il governatore ha ancora oggi molti sostenitori.
L’ascesa politica era iniziativa nel 2010, con l’elezione al Senato. Lo scorso 8 agosto, poi, sono arrivati 870mila voti: un risultato con pochi precedenti considerando che il governatore appartiene alla comunità kamba, minoritaria in un Paese dove l’affiliazione etnica conserva un peso.
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