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Il sindaco di Ascoli riceve gli insegnanti di sostegno in allarme per i trasferimenti

Castelli promette battaglia contro "le scelte ministeriali contraddittorie"

Pubblicato:23-08-2016 16:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:00

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ascoliASCOLI PICENO – Stamane il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli ha ricevuto, insieme all’assessore alla scuola Massimiliano Brugni, una folta delegazione degli insegnanti di sostegno che già ieri avevano manifestato il loro malcontento con il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti e con il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo.

La protesta riguarda quella che i docenti considerano una vera e propria ingiustizia che rischia di consumarsi per gli insegnanti di sostegno. Gli stessi che hanno beneficiato della possibilità delle missioni in ruolo con l’assunzione in via definitiva da parte del ministero della Pubblica istruzione, ma che rischiano di essere “deportati” per lo più nel Triveneto, in particolare a Rovigo, per effetto dell’algoritmo in base al quale il ministero ha destinato i vari docenti nelle diverse realtà d’Italia.

“Questi insegnanti del Piceno- sottolinea il sindaco Castelli- hanno avuto la possibilità di essere messi in ruolo, ma fatto più unico che raro nelle Marche e nel centro Italia, si sono visti per il 99% destinati lontanissimo da casa. L’applicazione delle regole stabilite a livello ministeriale ha avuto un effetto paradossale solo nella nostra provincia e in quella fermana- aggiunge il primo cittadino ascolano-. Si rischia la compressione dei diritti di queste persone e soprattutto la provincia e la città di Ascoli vedono privarsi di professionisti che prestavano le loro attività di sostegno in favore di disabili e titolari di 104 nelle nostre scuole primarie. I bambini rischiano cose di pagare scelte ministeriali che oserei definire contraddittorie e singolari”.


Un altro rischio potrebbe essere rappresentato dall’affidamento dei delicati ruoli degli insegnanti di sostegno nella provincia ascolana a soggetti che vantano specializzazioni ed esperienze meno qualificate rispetto ai docenti che hanno lavorato fino a poco tempo fa.

“Oggi li ho ascoltati ed ho preso atto della loro posizione- prosegue Castelli-. Mi sono impegnato a farmi promotore di un’azione di sensibilizzazione verso gli alti livelli amministrativi e politici della Provincia e della Regione e del ministero dell’Istruzione affinché possa essere rettificato l’esito di un procedimento che sembra fare acqua da tutte le parti. Ho sentito anche il sindaco di San Benedetto del Tronto, Pasqualino Piunti, per condividere questa linea di azione. Nei prossimi giorni continuerò la mia battaglia per modificare questa situazione veramente assurda”.

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