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Bibbiano, chiesti 24 rinvii a giudizio nell’ambito dell’inchiesta ‘Angeli e Demoni’

L'udienza preliminare il 30 ottobre, soddisfatti i difensori: "Decidano i giudici, non i processi mediatici"

Pubblicato:23-06-2020 17:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:32

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REGGIO EMILIA – Dopo la chiusura delle indagini a meta’ gennaio, si e’ aperta la fase delle richieste di rinvio a giudizio per gli indagati dell’inchiesta Angeli e Demoni, che la Procura di Reggio Emilia ha formulato nei confronti di 24 persone. Tra questi, anche il sindaco di Bibbiano. Quali tra loro affronteranno il processo e quali no, pero’, sara’ deciso nell’udienza preliminare fissata il prossimo 30 ottobre.

La notizia e’ accolta con soddisfazione dal collegio difensivo di Federica Anghinolfi, ex capo dei servizi sociali della val d’Enza e ritenuta una figura chiave del presunto sistema di affidamenti illeciti dei minori. “Federica Anghinolfi- dice il suo avvocato Rossella Ognibene- potra’ cosi’ esercitare appieno il suo diritto di difesa. Questo avverra’ finalmente davanti ad un giudice in Tribunale e non in piazza o sul web, come purtroppo e’ accaduto sino ad ora”.

In “quella sede affronteremo, tra l’altro e in prima analisi tutte le anomalie delle accuse rivolte alla dottoressa Anghinolfi”, continua il legale. Sottolineando che, dopo mesi di polemiche roventi, ora “sara’ un tribunale a valutare accuse e difese e sara’ la decisione di un giudice a stabilire l’eventuale rinvio a giudizio che, nel caso, dara’ luogo a un legittimo processo nella aule di giustizia”.


NICOLINI DA INDAGATO A TESTIMONE DELL’ACCUSA

Nell’inchiesta Angeli e Demoni Fausto Nicolini, direttore generale dell’Ausl di Reggio Emilia che a breve andra’ in pensione, passa da indagato (la sua posizione e’ stata archiviata insieme a quella della responsabile della comunicazione dell’azienda sanitaria Federica Gazzotti) a a testimone dell’accusa. C’e’ infatti anche il suo nome nella lista dei 155 testi citati dal pubblico ministero Valentina Salvi, in cui compaiono anche l’ex giudice minorile di Bologna Francesco Morcavallo, la direttrice della fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato Elena Buccoliero, e gli investigatori dei Carabinieri che hanno seguito l’indagine. Tra i testimoni chiamati dal pm, inoltre, il giornalista e scrittore Pablo Trincia, autore dell’inchiesta Veleno sulla vicenda di 20 anni fa della Bassa modenese, dove molti bambini erano stati allontanati da casa. Un fatto che, secondo l’accusa, ha diversi punti in comune con l’inchiesta in val d’Enza sui presunti affidi illeciti dei minori.

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