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ROMA – Il romanzo di Barbara Alberti ‘Vangelo secondo Maria’ prende vita sul grande schermo con la regia di Paolo Zucca, che firma la sceneggiatura insieme ad Amedeo Pagani. Al cinema da oggi, il film ridisegna il profilo della figura femminile per antonomasia, Maria (meravigliosamente interpretata da Benedetta Porcaroli): una ragazza rivoluzionaria che non ha paura di sfidare le convenzioni sociali, le leggi di Dio e i pregiudizi in nome della sua libertà. Qui non è un’icona di obbedienza, ma Alberti ne fa un simbolo di disobbedienza.
Maria è una ragazzina di Nazareth. Come donna tutto le è proibito, anche imparare a leggere e scrivere. Ma lei sogna libertà e sapienza. Alla sinagoga si entusiasma per le storie della Bibbia, come don Chisciotte coi romanzi d’avventura. Dall’audacia dei profeti ha imparato la disobbedienza, sogna di scappare su un asino e scoprire il mondo, andare lontano. Trova in Giuseppe (Alessandro Gassmann) un maestro e un complice. Il loro matrimonio è casto, un paravento, mentre lui segretamente la istruisce, preparandola alla fuga. Ma ecco un ostacolo imprevisto: Maria e Giuseppe si innamorano. Stanno per abbandonarsi alla passione, quando l’angelo dell’annunciazione rovina tutto. Il piano di Dio e quello di Maria non coincidono affatto.
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