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A Reggio Calabria due viali dedicati alla memoria di Falcone e Morvillo

Le due targhe sono state scoperte contemporaneamente, a pochi metri dagli attuali uffici della Procura di Reggio Calabria

Pubblicato:23-05-2022 18:29
Ultimo aggiornamento:23-05-2022 19:17
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VIALI falcone e morvillo_reggio calabria
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REGGIO CALABRIA – La magistrata Francesca Morvillo è stata ricordata oggi a Reggio Calabria, in occasione del trentennale della strage di Capaci in Sicilia, dove perse la vita insieme al marito il magistrato Giovanni Falcone e gli uomini della scorta. Su proposta della fondazione Antonino Scopelliti, che negli scorsi mesi aveva formalmente richiesto di omaggiare anche il suo impegno di donna, moglie e di magistrata sempre al fianco di Giovanni Falcone, il Comune reggino ha individuato un luogo simbolico, le aste del Torrente Calopinace, che da oggi sono state intitolate, in omaggio ai due esponenti dello Stato uccisi il 23 maggio del 1992, viale Francesca Morvillo e viale Giovanni Falcone.

Due targhe sono state scoperte contemporaneamente, a pochi metri dagli attuali uffici della Procura di Reggio Calabria e dal costruendo nuovo Palazzo di Giustizia, luogo simbolicamente scelto dall’Amministrazione comunale per ricordare l’impegno dello Stato in tutte le sue articolazioni, nel contrasto a tutte le mafie. Alla cerimonia erano presenti i vertici della Procura reggina, rappresentati da Giovanni Bombardieri, il procuratore generale della Corte d’Appello Gerardo Dominijanni, il prefetto Massimo Mariani, i vertici provinciali delle forze dell’ordine, il sindaco facente funzioni di Reggio Calabria Paolo Brunetti, accompagnato dall’assessora alla Legalità Giuggi Palmenta e la presidente della Fondazione Antonino Scopelliti Rosanna Scopelliti.

BOMBARDIERI: “FALCONE NON CERCAVA CONSENSO MA FIDUCIA DALLA GENTE

Le mafie non sono solo fenomeni locali, ma si sviluppano e proiettano in Italia in Europa, nel mondo. E poi il sapere che per contrastarle non fosse sufficiente un singolo ufficio ma fosse necessario il coordinamento delle attività investigative. Questa sua consapevolezza quindi nel contrasto ai patrimoni ha reso Falcone un obiettivo di cosa nostra”. Questo le parole del procuratore capo di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri rivolgendo il pensiero al magistrato Giovanni Falcone a trent’anni dalla strage di Capaci. “Il ricordo di quell’evento – ha aggiunto – ci deve aiutare a coltivare la memoria che è un insieme di ricordi di quello che ha fatto Giovanni Falcone ed è stato tanto. Non cercava il consenso, come più volte gli è stato accusato di fare, ha cercato invece la fiducia nella gente, indispensabile per contrastare tutte le forme di criminalità organizzata”.


SCOPELLITI: “MORVILLO MAGISTRATA E DONNA APPREZZATA” 

La figura di Francesca Morvillo non è solo quella di una stimata professionista, non dobbiamo dimenticare che anche lei era una magistrata molto apprezzata nel suo lavoro, dai suoi colleghi e da chi ha avuto modo di conoscerla. È stata anche una donna che ha scelto di accompagnare suo marito, la persona che amava, per tutta la vita. A costo di rinunciare alla normalità di tante famiglie. Insieme a Giovanni Falcone sceLse, ad esempio, di non avere figli, perché avevano paura di lasciare degli orfani”. Così alla Dire la presidente della Fondazione Antonino Scopelliti, Rosanna Scopelliti, in occasione dell’intitolazione a Reggio Calabria, a trent’anni dalla strage di Capaci, di due viali in memoria di Francesca Morvillo e Giovanni Falcone.

“Questo – ha aggiunto – rende ancora più importante il sacrificio loro e degli uomini e delle donne delle scorte, e di tutte quelle persone che per un ideale di giustizia e legalità scelgono di impegnarsi in questo senso. Sono esempi di cui i giovani, i bambini hanno bisogno – ha concluso – per non dimenticare questa data del 23 maggio 1992 che non deve essere solo una commemorazione ma un punto di partenza quotidiano in termini di legalità e di impegno”.

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