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VIDEO | Come sono cambiati i media del Vaticano: seminario all’Unicusano

Il seminario è stato tenuto da monsignor Dario Edoardo Viganò, assessore al Dicastero per le Comunicazioni presso la Santa Sede

Pubblicato:23-05-2019 14:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:30

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ROMA – Il nuovo sistema di comunicazione vaticana, le strategie mediali della Santa Sede, le differenze nella comunicazione fra Benedetto XVI e Papa Francesco. Si è discusso di questo e molto altro a Roma presso l’aula magna dell’Università Niccolò Cusano durante il seminario dal titolo ‘I nuovi scenari mediali: il caso dei media vaticani’. Il seminario, che rientra nel ciclo di incontri con esponenti del mondo professionale all’interno del corso di Organizzazione aziendale gestito dal docente Marco Valeri, è stato tenuto da monsignor Dario Edoardo Viganò, assessore al Dicastero per le Comunicazioni presso la Santa Sede.

“La mia intenzione quest’anno- ha dichiarato Valeri- è stata quella di avvicinare gli studenti al mondo dei media vaticani, considerato da molto tempo e per molti come una realtà lontana dai media tradizionali. E’ utile far comprendere che le tecniche di organizzazione e gestione manageriale della Santa Sede non sono diverse da quello che effettivamente utilizziamo quando si parla di imprese tradizionali pubbliche e private”.


L’incontro è stato l’occasione per comprendere la connessione tra scenari mediali, modalità produttive e comunicative. Il nuovo sistema di comunicazione vaticana è coordinato dalla Segreteria per la Comunicazione, organismo in cui sono confluiti i principali canali di comunicazione della Santa Sede: il Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, la sala stampa della Santa Sede, il servizio Internet vaticano, Radio vaticana, il Centro televisivo vaticano, l’Osservatore romano, la tipografia vaticana, il servizio fotografico e la libreria editrice vaticana.

seminario media vaticano unicusanoTale progetto di riorganizzazione nasce per rispondere alle esigenze della missione della Chiesa a fronte delle sfide dell’ambiente digitale contemporaneo e sfocia in un’organizzazione del lavoro ex novo resa possibile anche grazie al vasto programma di formazione del personale attuato fin dall’istituzione del Dicastero per la Comunicazione. Grazie a tale riorganizzazione, il sistema dei media vaticani ha adottato un nuovo modello produttivo fondato sull’integrazione e la gestione unitaria, in piena sintonia con la riforma voluta da Papa Francesco.

“L’evoluzione in qualche modo è stata imposta anche dal cambiamento socio-culturale– ha dichiarato Viganò- proviamo a pensare cosa ha significato la convergenza digitale e l’esplosione dei digital media all’interno della società. Quindi il processo è stato quello di valorizzare quello che la storia di media vaticani ha prodotto di importante e di ripensare un’organizzazione differente dentro una struttura diversa. Questo processo è stato voluto all’interno della riforma di Papa Francesco ed è un processo che naturalmente prevede anche delle fatiche perché cambiare modalità di produzione è sempre faticoso, ma c’è grande disponibilità e questo cammino ormai è in dirittura di arrivo e quindi possiamo dire che anche il mondo Vaticano è diventato digitale”.

Nel nuovo sistema di comunicazione sono confluite progressivamente circa 700 unità tra redattori e tecnici provenienti da tutte le 40 redazioni linguistiche e dalle 9 istituzioni che compongono la Segreteria per la Comunicazione. Si è partiti con un team di 70 persone ripartite in 6 divisioni linguistiche – italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese – e in 4 aree tematiche: Papa, Vaticano, Chiesa, Mondo.

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