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Calcio. Unicusano fondi, Bandecchi: “Progetto italiano per la serie B”

"Ritiro a Norcia per stare vicino alle popolazioni colpite dal sisma"

Pubblicato:23-05-2017 11:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:15

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ROMA – “L’Università Niccolò Cusano sta realizzando la squadra per continuare il progetto già in moto verso la serie B, questo è l’obiettivo, qualunque sia il girone in cui saremo inseriti. Il progetto è e rimane del tutto italiano sia per quanto riguarda la proprietà che per i calciatori, per rifondare una mentalità nel mondo del calcio. Una mentalità italiana. A mio avviso, mantenere una squadra italiana è semplicemente una scelta oggettiva, parlando di sport e di calcio, perché siamo diventati troppo esterofili”. A dirlo Stefano Bandecchi, patron dell’Unicusano Fondi calcio e fondatore dell’Universita’ Niccolo’ Cusano.

MENTALITA’ ITALIANA, CUORE ITALIANO

“E’ con questa semplice e logica mentalità di appartenenza, prima alla nazione che alla maglia, che cercheremo di andare in Serie B e poi un giorno in serie A, battendo queste squadre che giocano contro di noi che io ritengo nel 90% dei casi ‘straniere’ per proprietà o composizione- spiega Bandecchi-. Mi scuseranno tutti per questo mio alto senso di patriottismo, e lo dico anche a tutti quegli imprenditori che mettono le bandierine italiane sui loro prodotti e che poi nella loro squadra di calcio cercano la vittoria attraverso calciatori che di italiano non hanno mai visto nulla e italiani non sono. Tradiscono quel principio fondamentale che è ‘Comprate il mio prodotto perché è italiano‘ ma poi daranno i loro soldi a calciatori che di italiano non hanno nulla. Loro i nuovi Totti non li cresceranno mai“.

IL RITIRO A NORCIA PER I TERREMOTATI

“Sono lieto di annunciare che abbiamo già stabilito anche il programma del ritiro estivo e andremo a Norcia, siamo la prima squadra di professionisti ad aver prenotato lì. Bisogna fare qualcosa di concreto per aiutare la popolazione di quel territorio a risollevarsi, le chiacchiere stanno a zero. Tutto quello che diciamo noi proviamo a farlo”, aggiunge il patron dell’Unicusano Fondi calcio.


L’ESPERIENZA IN LEGA PRO

“Con una squadra universitaria siamo entrati per la prima volta tra i professionisti e al primo anno siamo andati ai playoff; siamo stati battuti solo dal regolamento, visto che siamo andati a giocare su un campo che non dovrebbe essere omologato per la Lega Pro perché più piccolo e più stretto e che dunque permette un gioco diverso. 10 squadre in Lega Pro stanno fallendo, 12 non hanno pagato gli stipendi. Qui c’è il rischio che qualcuno, che non ha pagato quanto dovuto, riesca ad arrivare in serie B e poi con i soldi dei diritti televisivi saldi i debiti- conclude Bandecchi-. Non gli importa nulla poi dei punti di penalizzazione. Se io faccio una squadra con tutti i calciatori più forti e poi non li pago, che senso ha? Vendiamo le squadre agli stranieri e poi non paghiamo gli stipendi“.

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