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Palermo chiama Italia, a Gattatico la ‘resistenza’ di 300 studenti

GATTATICO - L'Emilia (e non solo) risponde

Pubblicato:23-05-2015 09:04
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:20

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Palermo chiama ItaliaGATTATICO – L’Emilia (e non solo) risponde forte e chiaro alla chiamata per la legalità di Palermo. Nel 23esimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, sono infatti 330 gli studenti di 4 regioni (Emilia, Marche, Friuli e Trentino) che si sono dati appuntamento oggi a “Casa Cervi” nell’ambito del progetto nazionale “Palermo Chiama Italia” per la lotta alla mafia, promosso dal 2002 dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Proprio quella di Gattatico in provincia di Reggio Emilia, luogo simbolo della resistenza e dell’antifascismo, è infatti una delle “piazze satellite”, che quest’anno  insieme a Firenze, Milano, Rosarno, Napoli e Corleone, saranno collegate con l’aula bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo, dove interverrà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A Gattatico, in particolare,  convergono le classi finaliste delle scuole aderenti al concorso “Riprendiamoci i nostri sogni”, che sulla tema del contrasto alle infiltrazioni mafiose hanno sviluppato lavori di approfondimento in quest’anno scolastico.

Presente all’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’associazione Libera contro le mafie e l’associazione nazionale magistrati, anche Margherita Asta, familiare delle vittime della strage di Pizzolungo nel trapanese del 2 aprile 1985, che ha perso la mamma e due piccoli fratelli nel fallito attentato al sostituto procuratore Carlo Palermo. In rappresentanza dell’istituto Cervi invece Anna Bigi, figlia di Maria Cervi. L’evento reggiano ha un focus particolare e un’alta valenza simbolica, rinsaldando il legame tra la lotta al nazifascismo e il contrasto alle mafie, ancora più opportuno dopo le ultime operazioni contro la presenza in Emilia della ‘ndrangheta (recentissima l’inchiesta condotta nel gennaio scorso dalla Dda di Bologna che ha portato a 117 richieste di custodia cautelare) e nel 70 esimo anniversario della Liberazione ( quando nella città del Tricolore i giovani sono stati chiamati dal presidente della Provincia ad essere “nuovi partigiani della legalità”). Non a caso infatti, uno dei momenti salienti previsti nella manifestazione di oggi è la piantumazione a Casa Cervi di uno degli “alberi Falcone”, che avviene ogni anno in città scelte di volta in volta, prendendo spunto dalle emergenze che sorgono in tema di legalità.

 


di Mattia Caiulo

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