Tg Esteri, l’edizione di mercoledì 23 aprile 2025

Si parla di Papa, Etiopia, Namibia e Ciad

PAPA. ARGENTINO, UMANO, DEGLI ULTIMI: BERGOGLIO CI LASCIA, SABATO I FUNERALI

Il primo Papa argentino, il pontefice degli ultimi, fautore di rinnovato dialogo tra cristiani e musulmani, che lascia un collegio cardinalizio ‘globale’, dove gli europei sono al pari dei porporati di Africa, Asia e America Latina. Tanti i lasciti di Papa Francesco, morto il giorno dopo Pasqua, che scelse il nome proprio per richiamare “sorella povertà”. Sabato le esequie a Roma alla presenza di tanti leader mondiali. In epoca di guerre, la sua ultima occasione per invocare dialogo e pace.

ETIOPIA. WORLD FOOD PROGRAMME: SENZA FONDI, LASCIAMO 650MILA ALLA FAME

Senza finanziamenti, a maggio il World Food Programme dovrà interrompere trattamenti contro la malnutrizione per 650mila donne e bambini dell’Etiopia. L’agenzia Onu lancia l’allarme, avvertendo che in totale assiste 3,6 milioni, su 10 milioni colpite da carestia e sfollamenti. Crisi che derivano dai cambiamenti climatici e dai conflitti, interni e nei paesi vicini, come Sudan, Somalia e Sud Sudan. A peggiorare il quadro, il congelamento da parte dell’amministrazione Trump dei fondi Usaid. L’agenzia americana allo sviluppo solo nel 2023 destinò a questo Paese un miliardo di dollari.

NAMIBIA. A WINDHOEK IPPOTERAPIA PER BAMBINI CON BISOGNI SPECIALI

Imparare ad andare a cavallo, così come prendersi cura di questo animale, può rappresentare un’occasione in più per bambini affetti da disabilità cognitive, motorie, o entrambe. Lo sanno le realtà che hanno aderito al programma di ippoterapia nella periferia di Windhoek, capitale della Namibia. Dai 5 ai 15 anni, bambini e adolescenti seguono i corsi sotto la guida di Susan de Meyer. Il progetto è supportato dalla Federazione nazionale Sport equestri, che sogna nuovi paratleti per le competizioni nazionali e non.

CIAD. PACE ‘D’ORO’ TRA GOVERNO E COMITATO DI AUTODIFESA DI MISKI

Il governo del Ciad ha siglato un accordo di pace con il Comitato di autodifesa Miski nella regione del Tibesti, nel nord del Paese prossimo alla Libia. Tra i motivi di ostilità, lo sfruttamento dei giacimenti di oro, che sono alla base di scontri tra l’esercito e una milizia locale dal 2018, nata nel 2013 per proteggere i giacimenti da cercatori d’oro illegali. L’intesa prevede un’amnistia per tutti i combattenti coinvolti in scontri tra il 2019 e il 2020 e la sospensione di ogni permesso e attività mineraria, in attesa di una nuova mappatura delle vene aurifere.