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Tajani: “Spero i 140 cittadini italiani in Sudan siano evacuati in sicurezza entro stanotte”

"Mi auguro di garantire entro la nottata che tutti gli italiani saranno in sicurezza", ha detto il ministro degli Esteri

Pubblicato:23-04-2023 15:53
Ultimo aggiornamento:24-04-2023 14:03

Tajani
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ROMA – “Ci sono 140 cittadini italiani che devono essere evacuati. Il punto d’incontro è l’ambasciata italiana. Noi contribuiremo anche all’evacuazione di cittadini della nunziatura apostolica e altri dell’Unione europea. In tutto circa 200 persone che dovranno essere evacuate. Mi auguro di garantire entro la nottata che tutti gli italiani saranno in sicurezza“. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a ‘Mezz’Ora in Più’, intervistato da Lucia Annunziata, facendo il punto della situazione sui nostri connazionali in Sudan.

La situazione è pericolosa perché è una situazione di guerra– ha aggiunto il ministro degli Esteri- ma io ho parlato con entrambi i leader contendenti che mi hanno garantito di non ostacolare l’evacuazione gli italiani. L’Unità di crisi della Farnesina lavora 24 ore su 24, tutti gli italiani sono stati contattati uno per uno. L’aeroporto in questo momento è sotto il controllo dei lealisti, ma noi abbiamo la garanzia di poter far passare i convogli italiani”. Quanto al conflitto in corso, “oggi ho parlato e insistito con i leader contendenti perché si parlino e riescano a trovare un accordo per la fine delle ostilità”, ha concluso Tajani.

In mattinata, a Tgcom24, il sottosegretario agli Esteri, Maria Tripodi ha detto: “Il governo sta predisponendo un piano di rientro per mettere in sicurezza i nostri connazionali che in questo momento si trovano in Sudan. La nostra ambasciata è pienamente operativa e fornisce loro la necessaria assistenza. Il Ministero degli Esteri sta operando naturalmente anche dal punto di vista diplomatico e ci auguriamo che presto si verifichino le condizioni per giungere a un cessate il fuoco. Ovviamente c’è bisogno del consenso di entrambe le parti in conflitto. Ma l’Italia, assieme alla Comunità internazionale, si è attivata fin dal primo momento perché questo possa accadere. Nel frattempo, grazie anche al supporto della nostra Aeronautica Militare, contiamo quanto prima di riportare a casa tutti gli italiani presenti in Sudan”.


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