NEWS:

Malagoli Togliatti: “Pas? La conflittualità in famiglia fa tanti danni”. La domanda della Dire: “E la violenza?”

La neuropsichiatra, prima Ctu nel caso Massaro, è intervenuta al convegno 'Addio alla Pas?' dopo la sentenza della Cassazione che ha messo al bando la 'sindrome di alienazione parentale'

Pubblicato:23-04-2022 18:13
Ultimo aggiornamento:23-04-2022 18:25
Autore:

marisa malagoli togliatti
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Di Silvia Mari e Laura Monti

ROMA – A pochi giorni dall’ordinanza della Cassazione sul caso Massaro, che ha messo al bando la Pas ‘e ogni suo corollario’ e ha definito fuori dallo stato di diritto il prelevamento coatto dei minori in nome della stessa, si è tenuto ieri sera a Roma il convegno dal titolo dubitativo ‘Addio alla Pas?’, cui hanno preso parte avvocati, psicologi, esperti tra i quali il giudice Vincenzo Vitalone (Tribunale di Roma), la neuropsichiatra Marisa Malagoli Togliatti anche prima Ctu del caso Massaro, l’avvocata Pompilia Rossi.

L’ordinanza Massaro che ha fermato il prelevamento di suo figlio adolescente in nome dell’accusa di Pas che aveva portato alla decadenza della responsabilità genitoriale della signora è stata da molti definita una svolta storica per le mamme che da anni lottano contro l’uso della presunta sindrome di alienazione parentale nei tribunali: proprio perché additate con questo costrutto ascientifico, infatti, molte hanno visto e continuano a vedere i propri figli portati via a seguito di separazioni conflittuali.


Ma per i partecipanti alla conferenza la novità della sentenza andrebbe ridimensionata, perché “la Pas era già stata bandita nel 2013, a seguito di casi come quello di Cittadella“, come ha ricordato l’avvocata Pompilia Rossi parlando con la Dire in presenza a margine del convegno. E dunque, perché dal 2013 a oggi sarebbero stati emessi nuovi decreti a fronte di perizie ‘pasiste’ mai invalidate? Perché nuovi bambini sono stati allontanati dalle madri e portati in casa famiglia o presso il genitore ‘cosiddetto alienato’, spesso violento o accusato di violenza, se così fosse? Non è stato possibile rivolgere le seguenti domande agli esperti collegati da remoto a causa, come è stato riferito, di criticità tecniche.

Alla Dire l’avvocata Pompilia Rossi sull’allontanamento dei minori ha risposto così: “Assolutamente no, non è mai la soluzione, ma certo esiste un vulnus, andrà pur trovato un criterio di esecuzione per quel genitore che ha un provvedimento a sé favorevole“. Eppure, se è vero che negli ultimi anni sono stati numerosissimi gli interventi volti a sottolineare che la Pas non ha alcun fondamento scientifico e non è in alcun modo una reale ‘sindrome’, i suoi sinonimi (“madre malevola, ostativa…”) sono presenti in moltissime Ctu, come l’inchiesta ‘Mamme coraggio’ della Dire ha documentato, sono spesso sfociati nell’allontanamento coattivo dei minori.

E mentre si prova a dire addio alla Pas durante tutto il convegno il lessico ricorrente è stato: “La madre cerca in tutti i modi di allontanare il figlio dal padre, di alienare la figura del padre”, ha dichiarato Vitalone rispetto al caso Massaro. E ancora: “Continua ad alienare il padre dall’affetto del figlio”, parlando anche di “sintomi” e di una “malattia”.

La psicologa forense Laura Volpini, che ha lungamente citato gli studi di Richard Gardner, psichiatra ideatore dell’alienazione parentale e contestato per altre sue teorie, ha risposto a quanti, iscritti al convegno in collegamento da remoto, le facevano notare controverse affermazioni dello psichiatra: “Lasciamo in pace il povero studioso. Adesso è morto e non si può difendere, quindi lasciamolo in pace”. Dello studioso Pompilia Rossi salverebbe il concetto della triade: “Le problematiche relazionali non dipendono solo da un genitore” ma “dal comportamento della triade”.

E se nella triade c’è un genitore violento? La violenza è entrata poco e nulla nel convegno, e infatti Marisa Malagoli Togliatti, nota Ctu, ha insistito sulla “conflittualità che fa male ai bambini, tanti vanno in terapia per questo motivo”, ha detto. Sull’ascolto del minore la nota Ctu ha precisato che prima di ascoltare un minore bisogna sincerarsi “del suo discernimento”, soprattutto dal momento che “la maggior parte delle separazioni avvengono quando i figli sono molto piccoli, di due o tre anni“.

Molti di questi minori però, risulta dai casi documentati dalla Dire, non vengono comunque ascoltati. Nel caso della signora Massaro, ad esempio, il bambino adolescente lo aveva chiesto in tutti i modi appellandosi persino alla ministra della Giustizia. E tanti come lui mai ascoltati sono stati condotti forzosamente in casa famiglia, alcuni hanno anche oggi decreti attivi sulla loro testa: è addio alla Pas?

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it