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Genova verde e aperta ai giovani: Alice Salvatore svela il suo sogno a #mandaloaDiRE

L'ex consigliera regionale del M5S oggi fa soprattutto la mamma ma non ha perso per nulla la verve che ha sempre contraddistinto la sua attività politica

Pubblicato:23-04-2022 17:27
Ultimo aggiornamento:14-05-2022 12:36

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GENOVA – All’inizio era considerata da molti la prediletta di Beppe Grillo. Poi, dopo quasi cinque anni di battaglie in Consiglio regionale, aveva deciso di lasciare il Movimento 5 stelle e fondare ‘il Buonsenso’. Alice Salvatore è la seconda protagonista di #mandaloaDiRE, rubrica dell’agenzia Dire dedicata alle prossime elezioni amministrative a Genova: oggi fa soprattutto la mamma, ma non ha perso per nulla la verve che ha sempre contraddistinto la sua attività politica.

Genova per lei oggi è “bellissima, malgovernata, scollegata”. E nel futuro dovrà sempre rimanere “bellissima”, ma dovrà anche diventare “verde e aperta ai giovani”. Due concetti, questi ultimi, che tornano più volte nella sua riflessione raccolta in una delle tante piazzette, più o meno nascoste, del centro storico. Dell’amministrazione Bucci, però, un po’ a sorpresa, non butterebbe via proprio tutto. “Manterrei sicuramente l’approccio verso il turismo, con questo boom di crescita turistica che ha colpito finalmente Genova“.

Tra le cose assolutamente da cambiare nei prossimi cinque anni, invece, ecco che torna la parola d’ordine: verde. “Una cosa che è stata assolutamente manchevole e carente per tutto il ciclo amministrativo è la cura del verde urbano: il verde a Genova praticamente non c’è. Andrebbero piantati alberi, che creerebbero decoro e offrirebbero una qualità di vita superiore”.


Da rivedere anche la gestione del trasporto pubblico. Per Salvatore, infatti, ne serve uno “efficace, che funzioni. A noi serve una città in cui si respiri bene, che sia collegata, raggiungibile dall’esterno verso l’interno, con le autostrade funzionanti, ma anche internamente, con un vero trasporto pubblico urbano utile per i cittadini di tutte le età“.

Il verde ritorna ancora nella ricetta su come rilanciare Genova dopo la pandemia. “Sicuramente proseguirei la politica dei dehors, che ci rendono possibile vivere la nostra città, godere della sua bellezza all’aperto. Però, va affiancata a una politica del verde. Quindi: dehors, ma con il verde. Poi, vanno creati e aperti tanti centri di aggregazione, culturali, per artisti, in modo tale che la riqualificazione della nostra città non significhi più creare altri supermercati e spazi inutili”.

Carota e bastone per Bucci anche all’ultima domanda, quella su chi sarà il prossimo sindaco di Genova. “Dovrebbe essere qualcuno che abbia sì l’intraprendenza di Bucci – risponde Salvatore – ma una sensibilità completamente diversa, che non sia schiavo dei gruppi economici come i signori del porto, che lo finanziano e a cui è legato per progetti di cui alla cittadinanza non potrebbe importare di meno”.

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