NEWS:

Malaria: fanno ben sperare i test del vaccino burkinabé, finora efficace nel 77% dei casi

La parassitosi trasmessa dalle zanzare Anopheles uccide in media 400.000 persona ogni anno, per lo più bambini

Pubblicato:23-04-2021 15:35
Ultimo aggiornamento:23-04-2021 15:37
Autore:

Halidou Tinto
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Scienziati del Burkina Faso e ricercatori dell’Università di Oxford hanno sviluppato un vaccino per la malaria che ha dimostrato un’efficacia del 77% nelle prime due fasi dei trial. Si tratta del miglior dato in assoluto mai raggiunto finora.

I primi esiti della sperimentazione sono stato pubblicati sulla rivista scientifica Lancet. Le fasi uno e due dei trial sono state eseguite in Burkina Faso e sono state condotte su 450 bambini. Ora invece la sperimentazione verrà estesa a oltre 4.800 bambini di età inferiore ai tre anni e si svolgerà anche in Tanzania, Mali e Kenya.

Secondo il direttore dell’Istituto di scienze sanitarie di Ouagadougou, il professore di parassitologia Halidou Tinto, i risultati ottenuti fino a oggi dal siero “sono entusiasmanti” e sono stati “ben tollerati” dai pazienti. “Non vediamo l’ora – ha aggiunto Tinto – di iniziare la fase tre della sperimentazione per ottenere dati relativi alla sicurezza e all’efficacia su larga scala, che in questa regione sono quanto mai necessari”.


A oggi in commercio esiste un solo vaccino contro la malaria, il Rts,s o Mosquirix. Stando ai dati diffusi in settimana dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il siero è stato inoculato a circa 650.000 bambini in Ghana, Malawi e Kenya nell’ambito di un progetto pilota lanciato due anni fa. Il farmaco ha dimostrato di avere un’efficacia del 39% nei casi lievi e del 29% in quelli più severi.

La malaria, una parassitosi trasmessa all’essere umano tramite zanzare del genere Anopheles, uccide in media circa 400.000 persone ogni anno, per lo più bambini dell’Africa subsahariana.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it