
ROMA – “Abbiamo chiaramente valutato male come l’accordo sarebbe stato visto da tutta la comunità calcistica e come avremmo potuto influenzarla in futuro. Impareremo da questo”. Così in una nota un portavoce del fondo J.P. Morgan, in riferimento al progetto Super League, di fatto naufragato in 48 ore. La banca d’investimenti americana era infatti pronta a investire nella competizione 3,5 miliardi di dollari, ma, dopo le massicce proteste dei tifosi e la fuoriuscita della maggior parte dei soci fondatori, ha dovuto congelare l’investimento.
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