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All’Eur la nuova sede di Fs nelle Torri delle finanze

La notizia arriva dall'Ad di Fs Sistemi Urbani, Umberto Lebruto. I lavori sugli edifici sono in corso e si dovrebbero concludere nel 2024

Pubblicato:23-03-2023 18:34
Ultimo aggiornamento:23-03-2023 18:34

torri eur ex finanze
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ROMA – Fs trova casa nelle Torri delle Finanze dell’Eur, abbandonando, per ora, la suggestione di una torre tutta sua a Pietralata vicino al nuovo stadio della Roma, dove nei prossimi anni dovrebbe sorgere un nuovo centro direzionale. A darne conferma è stato Umberto Lebruto, Ad di Fs Sistemi Urbani, nel corso dell’incontro “Roma Domani” organizzato nello spazio Eventi La Lanterna di via Tomacelli.
“Nel breve periodo- ha spiegato l’amministratore delegato- avremo due sedi: la prima a piazzale della Croce Rossa, dove resterà il quartier generale, e la seconda in alcune delle torri dell’Eur, dove abbiamo contrattualizzato, e dove concentreremo altre sedi sparse in giro per Roma. Passeremo da 12 sedi collocate in tutta la città a solo due. L’area della Tiburtina? Di sicuro svilupperemo quell’area”.

Per la variante Tiburtina siamo in dirittura di arrivo– ha infatti aggiunto parlando proprio dei lotti di Fs nell’area di Pietralata– Diventerà un tassello di ricucitura importante per quel settore. La parte di Pietralata, che era rimasta un po’ più indietro, diventerà realta proprio con la variante. Inoltre visto che sull’area dell’ex Sdo nascerà lo stadio della Roma posso dire che coordineremo tutta l’operazione, a partire dalla viabilità, con il progetto dello stadio. Inoltre ricordo che stiamo mettendo subito a disposizione un primo lotto, già con il piano di assetto attuale. Lo riteniamo maturo per essere messo sul mercato”.

La sede individuata da Fs all’Eur, come detto, è quella delle cosiddette torri delle finanze, già individuate in passato come sede di Tim (che poi rinunciò all’operazione). I cantieri per il rivestimento delle tre torri sono in corso e si dovrebbero concludere nell’estate del 2024. Una delle tre torri sarebbe stata individuata dal Comune come sede dell’agenzia europea dell’Antiriciclaggio, nel caso il sindaco Roberto Gualtieri e il Governo Meloni riuscissero a convincere l’Ue a scegliere proprio Roma.


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