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Tg Politico Parlamentare, edizione del 23 marzo 2022

Pubblicato:23-03-2022 17:41
Ultimo aggiornamento:23-03-2022 17:41

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DRAGHI: LA CINA NON AIUTI LA RUSSIA

La Cina non aiuti la Russia. E’ il monito del presidente del Consiglio Mario Draghi che conferma l’impegno italiano a portare la spesa militare al 2% del Pil, anche in vista della difesa comune europea. Alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo di domani e dopodomani, Draghi ribadisce: “Putin non vuole la tregua. Chi aggredisce non ha mai scuse”. L’Italia, conferma il premier, sostiene l’ingresso dell’Ucraina in Europa. Sull’aumento dei prezzi del carburante, invece, la benzina è cresciuta del 40% sul 2021 e il diesel del 50%. Mentre sull’energia, aggiunge Draghi, “è essenziale puntare in modo deciso sulle fonti rinnovabili”, e sul gas “serve un tetto europeo”.

UCRAINA, SALE L’ALLARME DELLA NATO

La Nato alza il livello di allarme sul conflitto tra Russia e Ucraina. Secondo il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, è necessario “che la guerra non esca dai confini ucraini. Una guerra diretta tra Nato e Russia causerebbe maggiore distruzione”. Lo stesso Stoltenberg a questo proposito ha avvisato che un utilizzo di armi chimiche da parte dell’esercito russo, “cambierebbe totalmente la natura del conflitto”. Tesi considerata non lontana dalla realtà dallo stesso presidente Usa, Joe Biden, per il quale un attacco russo con le armi chimiche è una “minaccia credibile”. Intanto, proseguono i bombardamenti e la distruzione di Mariupol che tuttavia continua a resistere. Vladimir Putin ha fatto sapere che la Russia non accetterà più pagamenti in dollari ed euro per il suo gas consegnato in Europa.

LA PREGHIERA DEL PAPA PER LA PACE

“Chiediamo al Signore della vita che ci liberi da questa morte della guerra”. Papa Francesco torna a invocare la pace. Durante l’udienza di oggi in aula Paolo VI, il pontefice ha chiesto ai presenti di pregare la Madonna per le vittime della guerra, con cui “tutto si perde”. Francesco ha condannato anche il ricorso alle armi: “Preghiamo perché i governi capiscano che comprare armi non è la soluzione al problema”, ha detto. Sullo sfondo l’invito del presidente ucraino Zelensky, che ha chiesto al papa di recarsi a Kiev. “Faremo il possibile per organizzare la visita”, ha detto l’ambasciatore ucraino.


CARO ENERGIA, SÌ DELLA UE AGLI AIUTI DI STATO

E’ arrivato il via libera dell’Europa agli aiuti di Stato per sostenere le imprese e i settori più colpiti dal caro energia. La Commissione europea consentirà ai Paesi membri di utilizzare la flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato per far fronte a questa situazione senza precedenti e mitigare l’impatto della guerra sull’economia e il lavoro.
Gli aiuti, permessi fino a dicembre, potranno essere erogati alle aziende anche con sovvenzioni dirette oppure sotto forma di sostegno temporaneo alla liquidità, tramite garanzie statali sui prestiti bancari. Nel caso in cui a trovarsi in difficoltà fosse una banca, gli Stati potranno intervenire a supporto della liquidità e prendere misure di ricapitalizzazione.

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