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Commissione Antimafia a Caivano: “Qui più piazze di spaccio che scuole”

Nicola Morra ha incontrato nella parrocchia San Paolo Apostolo il parroco don Maurizio Patriciello, il capo della Municipale di Arzano Biagio Chiariello e il giornalista Mimmo Rubio

Pubblicato:23-03-2022 16:26
Ultimo aggiornamento:23-03-2022 16:42

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NAPOLI – “Penso che un cittadino non voglia vivere con la minaccia ricorrente di stese, richieste estorsive, in un luogo dove ci sono più piazze di spaccio che scuole, presidi sanitari e biblioteche comunali. Il primo dramma è che tutto nasce purtroppo dal controllo delle piazze di spaccio”. Lo dice il presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra al termine di una riunione che ha visto i componenti della commissione incontrarsi nella parrocchia San Paolo Apostolo di Caivano (Napoli), dove hanno ascoltato il parroco don Maurizio Patriciello, il capo della Municipale di Arzano Biagio Chiariello, il giornalista Mimmo Rubio e personalità dell’area Nord di Napoli che nelle ultime settimane hanno subito intimidazioni.

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“Se per decenni lo Stato non fa lo Stato – sottolinea Morra – consente che suoi alloggi popolari, per esempio, vengano occupati abusivamente da esponenti della criminalità organizzata che innescano, all’interno delle stesse realtà abitative, delle guerre, sfrattando di fatto altri con mancati pagamenti. Ci sono responsabilità endemiche, storicamente vecchissime, su cui adesso c’è enorme difficoltà a intervenire. Perché quello che non hai fatto in 40 anni si pretende che venga fatto in quattro mesi”. “A me fa rabbia sapere – prosegue il presidente della commissione Antimafia – che responsabilità di altri hanno prodotto danni enormi. Ci sono occupazioni abusive di alloggi popolari iniziate nel 1982. Siamo nel 2022, sono passati quarant’anni e nessuno ha detto niente. Abbiamo scoperto che qui al Parco Verde di Caivano e alla 167 di Arzano ci sono stati episodi di chiusura di pertinenze condominiali, spazi pubblici, marciapiedi, dove sono stati realizzati veri e propri appartamenti finanche lussuosi per gente che magari dovrebbe pagare 37 o 42 euro al mese e neanche lo fa, ma cammina su marmi pregiati, ha abbigliamento e arredamento di lusso e si permette di infrangere la legge come se niente fosse”. 


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