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VIDEO | Picchiato per un bacio, parla Christopher: “Legge Zan subito”

Cristopher, il ragazzo vittima di aggressione omofoba lo scorso 26 febbraio, intervistato dalla 'Dire'

Pubblicato:23-03-2021 11:02
Ultimo aggiornamento:23-03-2021 12:47

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ROMA – Picchiato per un bacio. E’ quello che è successo a Christopher, studente e attivista per i diritti della comunità Lgbt, rifugiato politico in Italia dal maggio del 2018 dopo essere fuggito dal Nicaragua insieme alla sua famiglia. Il 26 febbraio, intorno alle 21, viene aggredito da un uomo alla stazione del treno di Valle Aurelia a Roma solo perchè si era scambiato un bacio con il suo ragazzo.

“Ero insieme al mio ragazzo e ad un amico in comune- ci racconta Christopher- avevamo fatto un brindisi perchè il giorno dopo sarebbe stato il mio compleanno, poi siamo andati alla stazione Valle Aurelia per prendere il treno e lì appena ci siamo dati un bacio un uomo ha iniziato a insultarci dall’altra parte dei binari. Ci diceva ‘Ma non vi vergognate? Froci di merda“.

Christopher lo ignora, ma l’uomo non si placa, attraversa i binari e li affronta. “A quel punto- spiega Christopher- gli ho detto, ma chi sei? cosa vuoi? che problema hai?” L’uomo ha prima replicato “che problemi ho? Vieni te lo faccio vedere subito” poi ha messo in tasca il cellulare e ha iniziato a picchiarlo. Quello che succede dopo si vede in un video che Christopher ha condiviso su Gaynews e che è diventato virale in pochissimo tempo, per poi essere ripreso anche da molte testate.


“Quando ho capito- ci confida Christopher- che quell’uomo non ci avrebbe lasciato in pace ho chiesto al mio amico di accendere il telefonino e filmare. Non era passato neanche un minuto dall’inizio del filmato quando quell’uomo ha attraversato i binari per aggredirci“.

L’uomo è stato denunciato “quando siamo andati a sporgere denuncia- sottolinea- hanno faticato a capire il movente dell’omofobia. Ho insistito affinché acquisissero le immagini della stazione per provare che io in nessun modo l’ho provocato”.

Ora i video sono stati acquisiti e le denunce, anche quella sporta dal suo fidanzato, formalizzate e la magistratura farà il suo corso, ma nel frattempo Christopher è stato sommerso da centinaia di messaggi di solidarietà “mi ha dato tanta fiducia nella società”, anche se lui è abituato a lottare “sono venuto via dal Nicaragua per non stare in silenzio e non potevo stare zitto di fronte ad un’aggressione di questo tipo”. 

Tanta solidarietà anche dalla politica da Zingaretti alla Meloni passando per Virginia Raggi, ma Christopher alle parole di vicinanza rilancia con una concreta chiamata all’azione: “Ora credo sia il momento perfetto per votare la legge Zan che non difende solo le persone Lgbt, ma tutte le persone dai reati che hanno come aggravante l’omofobia”. 

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