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A Bologna morti due ragazzini precipitati da un palazzo, il padre in questura per accertamenti

Sul posto la Polizia e la scientifica, ancora al lavoro per ricostruire la dinamica dell'accaduto

Pubblicato:23-03-2019 12:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:16

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BOLOGNA – Due ragazzini di 14 e 11 anni sono morti questa mattina a Bologna cadendo dall’ottavo piano di un palazzo in via Quirino di Marzio, in zona Barca. Sul posto la Polizia e la scientifica, ancora al lavoro per ricostruire la dinamica dell’accaduto. I ragazzini, due di quattro fratelli, erano originari del Kenya. “È una famiglia tranquilla- riferisce un vicino di casa, originario dello Sri Lanka- io vivo qui da tre anni, loro abitano qui da più tempo di me. La mamma fa la parrucchiera, il padre mi sembra che lavori in un’agenzia di pulizie”. La tragedia è avvenuta intorno alle 10. Sul posto anche i servizi sociali del Comune e il presidente del Quartiere, Vincenzo Naldi. Il padre dei due ragazzini è stato portato in questura per accertamenti.

PADRE RAGAZZINI ANCORA IN QUESTURA, SENTITA LA MADRE

A quanto si apprende non sarebbe ancora stato interrogato dagli inquirenti il padre dei due ragazzini morti questa mattina a Bologna, precipitati dall’ottavo piano del palazzo in cui abitavano, in zona Barca. È stata invece sentita la madre, non presente a casa al momento del fatto, insieme ai due figli più piccoli, che sarebbe sconvolta per l’accaduto e avrebbe parlato del marito come di un “padre amorevole”. L’uomo era in casa coi due ragazzini al momento della caduta. Alcuni vicini che abitano nel condominio, le cui dichiarazioni con ogni probabilità saranno passate al vaglio dagli inquirenti, parlano invece di una persona con reazioni “spesso fuori dagli schemi”.

Un 28enne, che abita al primo piano del palazzo da cui sono caduti i ragazzini, riferisce addirittura dell’intervento di vigili del fuoco e forze dell’ordine un anno fa perché i due bambini erano stati chiusi in bagno dal genitore. Circostanza però non confermata al momento dalla Questura. In via Quirino di Marzio, intanto, stanno terminando i rilievi della Polizia scientifica. I corpi dei due ragazzini sono stati portati via intorno alle 14.30.


IL PADRE SU FACEBOOK: PREGATE PER LA MIA FAMIGLIA

“Adesso pregate per la mia famiglia”. È il messaggio che avrebbe lasciato su Facebook, poche ore dopo la tragedia, il padre dei due ragazzini di 14 e 11 anni morti cadendo dall’ottavo piano di un palazzo in zona Barca, a Bologna. L’uomo, accompagnato in questura intorno all’ora di pranzo, inizialmente avrebbe detto agli inquirenti che si sarebbe trattato di una tragica fatalità. In questura è presente anche la madre dei due ragazzini, sentita separatamente dall’uomo. La famiglia, di origini keniane, è seguita da alcuni anni dalla Sav onlus (Servizio accoglienza per la vita) un’associazione che si occupa di accogliere famiglie in condizioni di disagio e che dispone di 12 gruppi-appartamento sul territorio. A quanto si apprende, uno di questi alloggi era stato assegnato appunto al nucleo familiare in questione, composto dai genitori e da quattro figli. La stessa onlus, però, fa sapere che “per rispetto alla famiglia” al momento non intende rilasciare dichiarazioni.

FINITO INTERROGATORIO, PADRE CONFERMA INCIDENTE

È terminato intorno alle 19 l’interrogatorio del padre dei due ragazzini morti questa mattina a Bologna, caduti dall’ottavo piano del palazzo in cui abitano in zona Barca. A quanto si apprende, al momento non sarebbe emerso nulla che possa giustificare provvedimenti restrittivi nei suoi confronti. L’uomo, che era da solo in casa coi due figli, avrebbe confermato agli inquirenti che si sarebbe trattato di un incidente e che non si sarebbe accorto di nulla, essendo in bagno al momento dell’accaduto.

Il padre sarebbe stato informato dai vicini, che hanno visto i corpi dei due ragazzini sull’asfalto del cortile interno del palazzo. L’uomo, che non ha precedenti, avrebbe anche riferito di aver sgridato i due figli per una marachella, anche se non è chiaro se stamattina o nei giorni scorsi. Il padre al momento è ancora in questura, insieme alla moglie (sentita separatamente) e ai due figli più piccoli, di otto e due anni. Entrambi i genitori hanno un’occupazione e sono regolari. Anche dai rilievi della scientifica al momento pare non sia emerso nulla di particolare.

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