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Primarie Napoli, il Pd respinge il terzo ricorso di Bassolino

NAPOLI - La commissione di garanzia del Pd ha respinto

Pubblicato:23-03-2016 18:10
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:27

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bassolinoNAPOLI – La commissione di garanzia del Pd ha respinto all”unanimita” il ricorso di Antonio Bassolino contro i risultati delle primarie a Napoli. Il ricorso e” stato respinto per incompetenza della stessa commissione a giudicare sul ricorso in quanto si tratta di primarie di coalizione, sulle quali la commissione di garanzia del Pd non e” competente. Lo ha comunicato il presidente della commissione Gianni Dal Moro in conferenza stampa a Largo del Nazareno.

Si tratta del terzo ricorso presentato da Bassolino, i primi due alla commissione di garanzia delle primarie napoletane e questo alla commissione di garanzia nazionale del Pd. “Antonio Bassolino- spiega Dal Moro mostrando la firma del candidato- aveva accettato la clausola compromissoria del regolamento delle primarie di Napoli per cui ogni ricorso sarebbe stato deciso dalla commissione della coalizione“. Ma la commissione di garanzia del Pd, spiega Franco Vazio, che ha istruito la pratica, non si e” limitata a un”analisi formale ma e” entrata nel merito. Le irregolarita” denunciate da Bassolino “si riferiscono ad alcuni casi, non a centinaia di casi”. E inoltre “queste gravi irregolarita” avrebbero dovuto essere registrate e doveva esserci traccia nei verbali dei seggi. Invece non c”e” alcuna traccia di questa contestazione da parte di Bassolino”. Per quanto riguarda il fatto che qualcuno abbia dato un euro ai votanti per consentire di partecipare alle primarie, “quando un soggetto non e” in grado di provvedere” al pagamento della quota “non e” cosi” irragionevole che a tali soggetti si possa offrire gratuitamente l”esercizio del voto”. La commissione ha ammesso che ci possano essere stati casi di turbativa del voto da parte di chi davanti ai seggi consigliava di votare questo candidato invece che un altro. “Ma sono comportamenti sanzionabili a livello individuale. Non possono portare all”annullamento del voto”, spiegano al Pd. In sostanza: “Il processo delle primarie deve ritenersi concluso”


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