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Caso Open, Conte incalza gli alleati: “Chi vuole lavorare col M5S faccia chiarezza”

Il leader del Movimento si rivolge agli alleati dopo il voto sul conflitto di attribuzione sollevato da Renzi sull'inchiesta che lo riguarda, in cui il Pd ha votato a favore e il M5S contro

Pubblicato:23-02-2022 15:53
Ultimo aggiornamento:23-02-2022 16:55

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ROMA – In un post su Facebook Giuseppe Conte incalza gli alleati, a cominciare dal Pd, dopo il voto dei Democratici a favore del conflitto di attribuzione sollevato da Matteo Renzi sull’inchiesta Open: “Chi vuole lavorare con noi faccia chiarezza“, dice il leader del Movimento 5 Stelle. In Aula al Senato, solo i pentastellati e Leu hanno votato contro la richiesta di Renzi, mentre il Pd ha detto sì al conflitto di attribuzione presso la Consulta contro i pm di Firenze nell’inchiesta che riguarda il leader di Italia Viva e il cosiddetto ‘giglio magico’.

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Conte ricorda che qualche quotidiano stamattina scrive che “il Movimento 5 Stelle sarebbe ‘isolato’. Siamo isolati se diciamo – come abbiamo fatto ieri in Aula sul caso Open-Renzi – che i politici devono difendersi nei processi e non dai processi? Siamo isolati se vogliamo approvare subito il salario minimo per alzare gli stipendi da fame, combattendo precarietà e paghe da 3 o 4 euro l’ora? Se questa determinazione significa ‘isolamento’ allora ne vado fiero. Ma in realtà io non credo proprio che ci ritroveremo isolati, perché avremo sempre il Paese al nostro fianco”.


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Per il leader del M5S la “linea è molto chiara: spetta agli altri fare chiarezza sulle proprie scelte di ieri e di domani. Chi vuole lavorare con noi non può eludere queste questioni, deve assumersi queste responsabilità – rimarca Conte – Possiamo discutere di tante cose, possiamo confrontarci per trovare nel dialogo tante soluzioni. Ma ci sono alcuni passaggi che non sono negoziabili, perché richiamano valori fondamentali del nostro essere in politica e del nostro modo di fare politica. Noi ci siamo per vocazione, per realizzare un progetto di società migliore”.

Conte conclude: “L’agenda politica di ieri, quella di oggi e quella di domani pone sempre il grande problema del vuoto, del silenzio della politica sui temi di etica pubblica e di giustizia sociale. Il Movimento è nato per colmare questo vuoto e continuerà ad esserci per assolvere a questa missione. Con forza, con coraggio, con ostinazione”.

“IL CAMPO LARGO? SE È ANNACQUATO, NON CI INTERESSA”

Incontrando i giornalisti fuori dal Senato, Conte è tornato anche a parlare dell’ipotesi di un campo largo in vista delle elezioni politiche del prossimo anno, fortemente voluta dal segretario del Pd Enrico Letta. “Possiamo parlare di tutte le formule astratte che volete, di campo largo, ma cosa significa? È per me una formula astratta – ha dichiarato il leader del M5S -. Se si traduce in politiche per i cittadini annacquate io in questo campo largo non ci entro. Voglio sapere se l’etica pubblica interessa o meno, il contrasto dei privilegi interessa o no? I politici hanno dei percorsi preferenziali e sollevano un conflitto di attribuzione e dicono che i pm hanno violato la Costituzione? Questo non ci interessa, se questo è il campo largo non ci interessa”.

LA BATTAGLIA PER IL SALARIO MINIMO: “APPROVIAMO IL NOSTRO DDL”

All’esterno di Palazzo Madama, Conte ha ricordato che quella del salario minimo “è una battaglia che stiamo facendo per tutto il Paese. In questa sede c’è un disegno di legge pronto che aspetta solo di essere approvato. Chi non lo sottoscrive si assuma la responsabilità di fronte a a 4,5 milioni di italiani“.

“CONFLITTO IN UCRAINA SAREBBE DISASTROSO PER TUTTI”

A proposito della crisi tra Russia e Ucraina, Conte ha spiegato che “l’Italia per i rapporti che ha con la Russia può avere un ruolo e contribuire a perseguire la strada del dialogo con ogni mezzo. Lo scenario che abbiamo di fronte è pericolosissimo e non possiamo assolutamente permetterci un conflitto armato. Dobbiamo respingerlo con tutti gli sforzi possibili perché sarebbe disastroso per tutto il pianeta, non solo per l’Europa, sarebbe un a tragedia, al di là dei rischi legati al caro energia”.

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