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Napoli. “Non perderti in un bicchiere” fa tappa a Scampia

NAPOLI - Tappa a Napoli questa mattina per la campagna

Pubblicato:23-02-2016 17:01
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:01

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201602230224600151702NAPOLI – Tappa a Napoli questa mattina per la campagna ”Non perderti in un bicchiere!”, promossa dal Ministero della Salute insieme a CNESPS e Organizzazione mondiale della sanità’ in collaborazione con il portale diregiovani.it.
Ad ascoltare i consigli e gli avvertimenti sui pericoli delle dipendenze enunciati dal professore Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol del CNESPS (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute) dell’Istituto Superiore di Sanita, circa 150 alunni, dell’Istituto Tecnico Industriale ”Galileo Ferraris” di Scampia.
Slide, filmati e tanti dati per aiutare i giovanissimi studenti – alunni delle prime e delle seconde classi – a comprendere i pericoli derivanti dall’uso di alcol e, piu’ in generale, delle droghe. “Attenzione – ha spiegato l”esperto alla platea dei giovani uditori – parliamo di uso e non di abuso di bevande alcoliche, perche’ alla vostra eta’ non c’e’ capacita’ di metabolizzare l’alcol, e neanche di distruggerlo”. “Il consumo – ha ribadito Scafato – per i ragazzi, e’ pericoloso quanto l’abuso“. Migliaia i giovani a rischio con 1 su 2 che ha dichiarato di aver consumato una bevanda alcolica in un esercizio pubblico nonostante i tanti divieti.
Un rischio, quello dell’uso delle bevande alcoliche tra i piu’ giovani, che trova nella “normalizzazione” del consumo, in famiglia come nelle pubblicita’ o nel semplice passaparola, uno dei piu’ temibili alleati. L’alcol resta, almeno per i ragazzi, quelli tra i 18 e i 25 anni, la prima causa di morte in Italia. Cosi’, nell’incontro di questa mattina, anche informazioni sui pericoli derivanti dal mettersi alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o dell’alcol con prove – effettuate dai ragazzi con a speciali occhiali graduati – volte a dimostrare l’abbassamento della concentrazione e della coordinazione in caso di “stordimento” dovuto proprio all’uso o all’ingerimento di alcune sostanze. Nel corso della tappa napoletana, il direttore dell”Osservatorio Nazionale Alcol ha anche fatto ”incursioni” sui comportamenti consapevoli da tenere quando si naviga in Internet e/o ci si interfaccia con i social media.

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