Omicidio Meredith, la Cassazione conferma la condanna di calunnia per Amanda Knox

La 36enne americana accusò Patrick Lumumba, pur sapendo che non era colpevole, per quanto avvenuto quella notte

Pubblicato:23-01-2025 22:12
Ultimo aggiornamento:23-01-2025 22:12
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ROMA – Per Amanda Knox è diventata definitiva la condanna di calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, in merito alla vicenda legata all’omicidio di Meredith Kercher avvenuto nel 2007 a Perugia. A stabilirlo sono stati giudici della prima sezione di Cassazione, che hanno fatto passare in giudicato la pena a tre anni di carcere, già scontata. La 36enne americana è stata già assolta in via definitiva, insieme all’allora compagno Raffaele Sollecito, dall’accusa di omicidio, per la quale ha scontato quasi 4 anni di carcerazione preventiva nel nostro Paese. Knox, accusò Lumumba, pur sapendo che non era colpevole, per quanto avvenuto quella notte. Affermazioni che costarono all’uomo 14 giorni di carcere.

Knox, non presente in aula, ha atteso la decisione dei giudici assieme alla sua famiglia, negli Stati Uniti. Prima della sentenza, sui social, ha tenuto a precisare che non è una bugiarda. “Non sono una calunniatrice”, ha scritto. “Non ero presente a casa quando Meredith è stata assassinata”.

L’OMICIDIO DI MEREDITH KERCHER

È il cittadino ivoriano Rudy Guede l’unico ad essere condannato, a 16 anni di carcere con rito abbreviato, per l’omicidio di Meredith Kercher.

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