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“L’Italia ci deve delle spiegazioni”. La Corte penale internazionale non archivia il caso del generale libico Almasri, scarcerato dalla Corte d’appello di Roma. Era stata la Corte dell’Aia a emettere il mandato d’arresto per il capo della polizia giudiziaria libica. Le opposizioni unite chiedono a Giorgia Meloni di riferire in aula e attaccano: “Doveva cacciare i trafficanti di esseri umani per tutto il globo terracqueo e invece ne libera uno e lo rimanda a casa con un aereo di Stato”. Il centrodestra difende il governo, in attesa dell’informativa della prossima settimana del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “L’Aia non è la bocca della verità- replica il vicepremier Antonio Tajani- il governo ha fatto ciò che era giusto”.
Resta aperta la questione Daniela Santanché. Le opposizioni insistono affinché la ministra del Turismo si dimetta. “Abbiamo chiesto la calendarizzazione immediata della mozione di sfiducia”, dice il leader Cinquestelle Giuseppe Conte. Nuove rivelazioni di Report sulla vendita di Visibilia mettono più in difficoltà Santanché che, però, per ora resiste al suo posto. Il tema rimandato pare in attesa di un nuovo, possibile rinvio a giudizio sulla questione Inps. A quel punto Giorgia Meloni si aspetterà le dimissioni della ministra. Intanto, gli alleati mantengono la linea del garantismo. E Lucio Malan, dato come possibile sostituto, si smarca: “Indiscrezioni infondate”, assicura.
Serve una “integrazione qualificata e governata” dei migranti per andare incontro al fabbisogno di manodopera delle imprese. Lo sottolinea il presidente dell’Inps Gabriele Fava, in occasione del convegno su ‘Migrazione da fenomeno sociale a fattore identitario’. L’istituto segnala poi il fenomeno dei migranti che, dopo un periodo di lavoro in Italia, una volta maturato il diritto alla pensione, tornano nei Paesi di origine. Un “trend in fortissima crescita che continuerà ad aumentare”, rileva l’Inps. Infine, c’è il tema dei giovani che vanno a lavorare all’estero. Per il presidente Fava serve “un grande piano di reshoring perché abbiano una gratificazione stabile nel nostro Paese”.
La Lega come Donald Trump. Il partito di Matteo Salvini chiede che l’Italia esca dall’Organizzazione mondiale della sanità, sulle orme degli Stati Uniti. “Abbiamo depositato un disegno di legge- dice il senatore Claudio Borghi- faremo di tutto perché venga calendarizzato al più presto e confidiamo che sia condiviso anche dagli alleati”. Per la Lega l’Oms è “un carrozzone che aiuta solo chi ci lavora”. Borghi parla di “160 milioni spesi ogni anno per i viaggi in giro per il mondo di gente che ha manie di grandezza”. Gli alleati di centrodestra, però, non sostengono la proposta del Carroccio. “L’Oms va migliorata- replica il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi- non abbandonata”.
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