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Baiardo torna da Giletti e lo avvisa: “Sta rischiando parecchio, non solo a livello di mafia”

Il pentito che lo scorso novembre aveva 'anticipato' l'arresto di Messina Denaro spiega che il boss "non ne ha per molto"

Pubblicato:23-01-2023 14:09
Ultimo aggiornamento:23-01-2023 14:09
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ROMA – “Lei fa del buon giornalismo ma sta rischiando parecchio, a 360 gradi. Non solo a livello mafia”. Con queste parole il pentito Salvatore Baiardo si è congedato da Massimo Giletti nel corso della puntata di ieri di ‘Non è l’arena’. Baiardo, che negli anni ’90 gestì la latitanza dei fratelli Graviano, è tornato ospite del programma dopo il tam tam mediatico delle sue dichiarazioni dello scorso novembre su Matteo Messina Denaro seguito alla cattura del superboss.

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BAIARDO: “MESSINA DENARO NON NE HA PER MOLTO”

Interrogato dal conduttore su come avesse avuto la ‘dritta’ sull’arresto del capomafia, il pentito è stato elusivo: “La mia fonte arriva da Palermo, ma non posso dirla in televisione. Le mie non sono profezie, sono cose delicate e serie“. Poi Baiardo è tornato a parlare delle condizioni di salute di Messina Denaro, malato di tumore al colon e che ha ricevuto il primo ciclo di chemioterapia nel carcere di L’Aquila dove è stato rinchiuso: “Penso che non ne abbia per molto, altrimenti le cose non sarebbero andate a finire così”, ha sottolineato il pentito riferendosi all’arresto del superboss all’esterno della clinica privata ‘La Maddalena’ di Palermo.


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LA REAZIONE DI GILETTI ALLE PAROLE DI BAIARDO

Giletti è sembrato abbastanza spiazzato dalle parole di Baiardo, anche se ha cercato di scherzarci su: “Ha già detto troppo. Io voglio andare a letto tranquillo“.

COSA AVEVA DETTO BAIARDO SULL’ARRESTO DI MESSINA DENARO

Due mesi fa Baiardo, nel corso dello speciale di ‘Non è l’arena’, aveva parlato a Giletti di un possibile “regalino” per il nuovo Governo. “Che magari presumiamo che un Matteo Messina Denaro sia molto malato e faccia una trattativa lui stesso per consegnarsi e fare un arresto clamoroso? E così arrestando lui esce qualcuno che ha l’ergastolo ostativo senza che ci sia clamore?”. Parole tornate di grande attualità dopo l’arresto di lunedì scorso del capomafia latitante da trenta anni.

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