Il costo annuale delle cure per i tumori da fumo è “circa il doppio di quanto incassiamo dalle accise sul tabacco, cioè 14,40 miliardi nel 2021″. A farlo sapere il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che in un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘ cita il dato della Fondazione Veronesi. “Stiamo verificando quale sia lo strumento più idoneo per inasprire i divieti anche all’aperto- ha proseguito Schillaci- Aspetto di raccogliere evidenze certe sui danni causati da sigarette elettroniche e prodotti senza combustione”.
Intanto, a trent’anni dalla legge Sirchia che vietò il fumo nei locali pubblici, il ministro Schillaci ha anticipato una riforma che dovrebbe dare un’ulteriore stretta ai limiti anti sigarette. In commissione Affari sociali alla Camera, il ministro ha infatti annunciato l’intenzione di “estendere il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza; eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori in locali chiusi; estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato; estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina”.
In Italia il 10 gennaio scorso la variante Omicron aveva una prevalenza stimata al 100%, con la sottovariante BA.5 largamente predominante e una quota di ricombinanti omicron/omicron pari al 3,6%. Sono i risultati dell’indagine rapida condotta dall’Istituto superiore di Sanità e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. Sono quindi 12 i casi di Kraken rilevati e, come in altri Paesi europei, aumentano i sequenziamenti del sotto-lignaggio CH.1.1 nota come Orthrus in crescita nel Regno Unito, le cui caratteristiche sono “oggetto di investigazione”.
“Aggiornare i dati della campagna vaccinale anti Covid”. Lo chiede al ministro della Salute Schillaci la Fondazione Gimbe che, nelle sue analisi indipendenti, rileva “alcune criticità sulla completezza” delle informazioni. La Fondazione, in particolare, fa un appello perché siano aggiornate “tutte le platee, in particolare quella relativa ai destinatari della quarta dose, e di includere nella rendicontazione pubblica sulla campagna vaccinale le somministrazioni nella fascia 6 mesi-5 anni”.
“La condivisione del letto è uno dei fattori di rischio per quanto riguarda la morte improvvisa e inaspettata del lattante (da 0 a 12 mesi). L’American Academy of Pediatrics, a questo proposito, raccomanda per il sonno del neonato un ambiente sicuro, al fine di ridurre i pericoli. È dunque consigliabile, idealmente per i primi sei mesi, che i neonati dormano nella stanza dei genitori, vicino al loro letto, ma su una superficie separata“. Commenta così l’ostetrica Alessandra Bellasio, divulgatrice sanitaria su UniMamma.it, la morte di un neonato avvenuta per soffocamento all’ospedale Pertini di Roma. Da quanto si apprende, la mamma dopo aver allattato il figlio si sarebbe addormentata e avrebbe schiacciato nel letto il figlio nato da appena tre giorni.
È un bambino di 5 anni, proveniente da un’altra regione, il primo paziente in Italia ad essere stato sottoposto, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ad un trapianto di polmone da donatore vivente. Il donatore è il padre del piccolo, che dopo aver donato al bambino il midollo per curare una rara malattia che lo affligge fin dalla nascita, ha scelto di donare anche una parte del suo polmone per salvare la vita al figlio. Si tratta di un caso molto raro, con pochissimi precedenti in Europa. Il bambino è infatti affetto da talassemia o anemia mediterranea, una patologia del sangue che ha reso necessario un trapianto di midollo, effettuato in un altro ospedale italiano.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it