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Svastica sulla Cattedrale di Andria, il vescovo Mansi: “Un gesto segno di degrado”

"Il solo pensiero che nella nostra città ci siano persone che inneggiano a quella ideologia di vita ci riempie di dolore e di preoccupazione"

Pubblicato:23-01-2020 14:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:53
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BARI – “Le persone che hanno sfregiato il campanile della nostra bella cattedrale, soprattutto se son giovani, non possono nemmeno immaginare quanto dolore uomini che vestivano quel simbolo, hanno provocato all’umanità, quanta cattiveria hanno sprigionato, quanto male, quanti lutti hanno provocato. Il gesto è comunque segno di un degrado a cui il nostro centro storico è soggetto ormai da tempo, senza che si riesca in alcun modo a mettere argini”. Così, il vescovo di Andria monsignor Luigi Mansi commenta quanto accaduto nella tarda serata di ieri in città dove ignoti hanno disegnato una svastica sul muro del campanile, subito rimossa.

“Il solo pensiero che nella nostra città ci siano persone che inneggiano a quella ideologia di vita – aggiunge il vescovo – ci riempie di dolore e di preoccupazione. Tutti dovremmo aprire di più gli occhi su quanto sta accadendo in mezzo a noi e correre ai ripari, unendo le forze nel costruire e portare avanti con convinzione itinerari educativi e formativi che aiutino i giovani a pensare al futuro in maniera costruttiva e bella, prima che sia troppo tardi. La storia insegna”.

“Intanto – conclude Mansi – ci auguriamo che coloro che hanno compiuto questo insano gesto siano presto identificati e ricevano una punizione esemplare”.


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