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Caos A14, l’Abruzzo spaccato in due. Marsilio: “Situazione come quella del ponte Morandi”

Il presidente dell'Abruzzo interviene dopo la chiusura al traffico pesante del viadotto del Cerrano sulla A14

Pubblicato:23-01-2020 14:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:53
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PESCARA – Se la riapertura al traffico pesante del viadotto del Cerrano non ci sara’, “l’Abruzzo si trovera’ di fronte ad una criticita’ che io equiparo al Ponte Morandi a Genova, che ha spaccato in due una citta’ e una regione. Qui si sta spaccando in due una regione e tutta la dorsale adriatica, fattore nazionale di collegamento. Se non dovesse esserci una soluzione positiva o uno sblocco parziale, dovremmo pesantemente chiedere al Governo di fare altro e di assumere decisioni analoghe a quelle che si sono assunte a Genova per la ricostruzione del ponte”. Cosi’ il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, prima dell’inizio del vertice convocato in Regione sulla vicenda dell’A14, che ha spaccato in due una citta’ e una Regione.

All’incontro partecipano i Prefetti di Teramo e Pescara, i sindaci dei Comuni interessati dai disagi creati dal blocco autostradale che ha riversato il traffico dei tir sulla Statale 16, il presidente del Consiglio regionale, i parlamentari abruzzesi, sottosegretari di Stato, Polizie locali, Protezione civile regionale, Aspi, Anas e Rfi. Nel complesso presente al vertice una cinquantina di persone.

Marsilio ha quindi riferito di una nuova corrispondenza con il Mit dopo l’ennesimo ‘no’ del Gip di Avellino alla riapertura del viadotto del Cerrano al traffico pesante. Riapertura possibile solo se Aspi rispondera’ alle richieste avanzate dalla magistratura.


“Il ministro ha garantito che in questi giorni Autostrade per l’Italia sta sottoscrivendo un nuovo protocollo- aggiunge Marsilio- con l’universita’ Sapienza per implementare il protocollo sulla gestione delle emergenze e certificare lo stato di sicurezza e percorribilita’ del viadotto e che al piu’ tardi lunedi’ sara’ trasmesso alla procura di Avellino”.

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