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Lite Salvini-Berlusconi su Maastricht; Bassetti contro la Lega; Il terzo settore cresce

Edizione del 23 gennaio 2018

Pubblicato:23-01-2018 18:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:23
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Ecco i titoli e il tg realizzato dall’agenzia Dire:

LITE SALVINI-BERLUSCONI SUI PARAMETRI DI MAASTRICHT

Il rapporto al 3 per cento del deficit sul Pil e’ il nuovo argomento che divide i partner di centrodestra. Per Matteo Salvini “il numerino 3, se danneggia le imprese e le famiglie italiane, non esiste”. Ieri a Bruxelles, dopo aver incontrato i vertici del Ppe, Berlusconi aveva detto il contrario, spiegando che “la cosa importante è la volontà del centrodestra di rispettare la regola del 3 per cento”. Interviene anche il ministro Padoan, che richiama la necessita’ di indicare la copertura delle misure economiche proposte. Altrimenti dice, sono misure da “bacchetta magica o da fatina blu”.

BASSETTI CONTRO LA LEGA: NON PARLI DI RAZZA

Il presidente della Cei Gualtiero Bassetti invita la politica a non strumentalizzare la paura. “Non può tramutarsi in xenofobia o addirittura evocare discorsi sulla razza che pensavamo fossero sepolti”, dice il cardinale. Il riferimento alle parole del leghista Attilio Fontana, ha innescato la replica del leader leghista Salvini: “Razza è una parola a sproposito- ha detto Salvini- ma incontrerò Bassetti per spiegargli cosa farà la Lega al governo. Chiediamo semplicemente il rispetto delle regole”.


TERZO SETTORE CRESCE, BOBBA: RIFORMA COMPLETA

Il no profit cresce con quasi 800 mila dipendenti e 5,5 milioni di volontari. E’ quanto emerge dalla ricerca Istat sulle istituzioni del terzo settore, presentata dal ministro delle politiche sociali Giuliano Poletti e dal sottosegretario al Welfare Luigi Bobba che fa il punto sulla attuazione della riforma: “La buona parte degli adempimenti normativi sono stati completati e sono stati impegnati 60 milioni in progetti e attrezzature per gli enti no profit”.

VOTO LGBT VALE 6% E NON DISDEGNA CENTRODESTRA

Il portavoce di Gay Center Fabrizio Marrazzo da’ voce al popolo lgbt che in Italia, spiega, “vale il 6,2 per cento, per circa 2 milioni di elettori. Con un bacino potenziale che arriva al 16 per cento, ossia 7 milioni di elettori”. Voti, osserva Marrazzo in conferenza stampa, che alle prossime elezioni possono orientarsi verso liste in grado di difendere i diritti lgbt. A partire dalla legge contro l’omofobia e di contrasto del bullismo.

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