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Il Conapo denuncia: “Ecco la vera situazione degli angeli della neve all’Hotel Rigopiano”

"Nella nottata tra il 21 e il 22 gennaio sono stati lasciati solo 25 vigili del fuoco ad operare al Rigopiano nonostante le 24 persone ancora disperse"

Pubblicato:23-01-2017 15:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:49

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ROMA – “I nostri colleghi ci hanno telefonato inferociti perché nella nottata tra il 21 e il 22 gennaio sono stati lasciati solo 25 vigili del fuoco ad operare all’Hotel Rigopiano nonostante le 24 persone ancora disperse. E molti di quei pompieri erano all’hotel sin da giovedi 19, il primo giorno, esausti, alcuni hanno dovuto indossare calzature e guanti propri perché quelli in dotazione non erano adatti al gelo. Come sindacato abbiamo raccolto le tante lamentele dei colleghi vigili del fuoco, che sono stati tenuti fermi nei comandi e scalpitano per intervenire, tra cui i nuclei Gos con speciali macchine operatrici per le macerie e i nuclei Saf attrezzati per ghiaccio e neve, richiesti solo giorni dopo”. Lo denuncia arriva da Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco.

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“Su uno scenario del genere – spiega Brizzi – mi sarei aspettato che il ministero dell’interno inviasse almeno 200 vigili del fuoco nelle immediate adiacenze dell’ Hotel, per una azione massiccia e fulminea, tenuto conto anche della necessità di dare continui cambi a chi, di volta in volta, si trovi ad essere esausto, altro che lasciarne solo 25 di notte, un numero inadatto e irrisorio, quei colleghi sono degli eroi, i salvataggi sono stati possibili grazie alla loro tenacia. Per questo chiediamo quale sia il motivo di tanta parsimonia di uomini e mezzi, augurandoci che non sia dovuto a risparmi di spesa perché sarebbe oltremodo aberrante”.

“Stride anche il confronto tra i pochi pompieri e – chiosa – il numero elevato dei volontari del soccorso alpino accorsi in loco, circa 200 ci dicono. Se si considera che il corpo nazionale dei vigili del fuoco è l’organo che deve, sotto la responsabilità del ministro dell’interno, garantire l’immediato e ottimale soccorso pubblico in tutti gli scenari in cui la vita degli italiani è in pericolo, questa sproporzione tra stato e volontari è anomala fino a che di sono potenziali vite da salvare e sembra indicare un fallimento di chi gestisce la cosa pubblica, perché qui non si tratta di attività di protezione civile, ma di vero e proprio soccorso pubblico, ecco perché chiedo direttamente al ministro dell’ Interno Minniti e al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco Frattasi un immediato accertamento dei fatti e la rimozione di chi, al vertice dei vigili del fuoco, ha lasciato solo 25 vigili del fuoco nella notte a Rigopiano e di chi non si è posto per tempo il problema che chi opera in questi scenari lo deve fare in numero adeguato, con una dotazione di vestiario adeguata e con un immediato supporto operativo di specialisti e logistico. Il merito dei salvataggi è tutto dei nostri uomini e non di chi era al caldo e se ne fregia in televisione”.


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