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Posata prima pietra polo intermodale aeroporto Ronchi/VIDEO

Quest'opera era nel piano dei trasporti della Regione Friuli Venezia Giulia già nel 1988. Per Debora Serracchiani "è un sogno che si realizza"

Pubblicato:23-01-2017 13:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:49

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TRIESTE – Dopo oltre trent’anni da quando è stato ipotizzato per la prima volta oggi si concretizza, con la posa della prima pietra, lo sviluppo del polo intermodale dell’aeroporto del Friuli Venezia Giulia, che secondo le stime sarà ultimato entro febbraio del prossimo anno (il contratto prevede 395 giorni di lavoro). L’opera collegherà direttamente, attraverso una passerella lunga 420 metri, l’aerostazione con la nuova stazione ferroviaria, la cui costruzione partirà nelle prossime settimane, e con la nuova stazione degli autobus che potrà ospitare fino a 16 mezzi. Inoltre, verranno realizzati un posteggio multipiano per le auto da 500 posti e un parcheggio a raso da 1.000 posti dedicato all’interscambio.

Un’opera definita strategica per il rilancio dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari (Gorizia) e dell’intera Regione non solo in chiave turistica, che avrà un costo complessivo di 17.200.000 euro, dei quali 4,6 milioni provenienti dalla Regione e tre provenienti da un autofinanziamento dell’Aeroporto. Un passo importante, secondo la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, la quale spiega come “questo sia un sogno che si realizza, perché quest’opera era nel piano dei trasporti della Regione Friuli Venezia Giulia già nel 1988, ma ora l’aeroporto avrà il collegamento diretto con una stazione ferroviaria ad hoc. Nel 2000 sono state allocate un po’ di risorse, ma siamo dovuti arrivare al 2013 per iniziare di fatto quest’opera così importante”.


Serracchiani precisa che “oggi posiamo la prima pietra, ma il cantiere è già operativo. Ci sono 395 giorni di lavoro per il primo lotto, ma la cosa estremamente importante è la scelta dei vertici dell’aeroporto Friuli Venezia Giulia di optare per la cantierizzazione e contrattualizzazione del secondo lotto, il cui finanziamento di circa sette milioni di euro è stato ottenuto dalla Regione nell’ultimo verbale Cipe”. Parliamo quindi- commenta- di un’opera interamente finanziata che il primo e secondo lotto della quale verranno eseguiti in veloce sequenza, per cui all’inizio del 2018 avremo la stazione ferroviaria“.

Il polo intermodale renderà quindi competitivo l’aeroporto regionale e per la presidente “questo significherà attrarre, come stiamo già facendo, importanti traffici e diventare centrali in quest’area con un bacino d’utenza importante, che va oltre i confini della Regione e del Paese. Significherà inoltre- conclude Serracchiani- avere un’opera strategica che ci permetterà non soltanto di implementare le nostre infrastrutture ma di far diventare visibile e raggiungibile il Friuli Venezia Giulia“.

di Mattia Assandri, giornalista

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