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Centro Oli di Viggiano, associazioni chiedono il servizio OdorLab

Il sistema a disposizione dei cittadini per segnalare cattivi odori è già stato attivato da Arpab a Pisticci e a Tito

Pubblicato:22-12-2022 17:45
Ultimo aggiornamento:22-12-2022 17:45
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Centro Oli Eni Viggiano
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POTENZA – Un sistema OdorLab anche in Val d’Agri, per segnalare i cattivi odori che provengono dal Centro Oli Eni di Viggiano. È quanto chiedono le associazioni Osservatorio popolare della Val d’Agri, Libera Val d’Agri, Libera Basilicata e Laboratorio per Viggiano ad Arpab e Regione Basilicata.

“Apprendiamo che da qualche giorno – spiegano – è attivo su piattaforma Telegram il servizio dell’Arpab PisticciOdorBot con cui si possono fare segnalazioni anonime relative ai cattivi odori nell’area, un servizio peraltro già attivo da tempo anche a Tito (TitoOdorBot). Nell’esprimere la nostra soddisfazione per i cittadini di questi due comuni lucani, ci chiediamo tuttavia perché analogo servizio non possa essere offerto dall’Arpab anche per i cittadini della Val d’Agri martoriati da decenni da puzze nauseabonde che hanno un’unica origine certa: le emissioni in atmosfera del Centro Olio Val d’Agri di Eni”.

LA RICHIESTA AVANZATA GIÀ SEI ANNI FA

Le associazioni ricordano che “da sei anni – proseguono – chiediamo che in Val d’Agri sia adottato dall’Arpab il sistema di OdorLab”. Nel verbale del 27 luglio scorso della conferenza di servizi per l’autorizzazione all’impianto di trattamento di acque di produzione Eni Rewind – contestato dalle associazioni sulla questione della possibile “radioattività naturale” delle acque trattate e del loro destino finale – proprio Arpab, nel suo parere relativo a tale autorizzazione, chiede all’Eni di effettuare il monitoraggio delle emissioni odorigene “citando il sistema OdorLab dell’Università di Bari proposto nelle precedenti osservazioni ufficiali su Eni dalle associazioni di cittadini della Val d’Agri”.


“SISTEMA NECESSARIO IN VAL D’AGRI”

Le associazioni chiedono pertanto ad Arpab e alla Regione “se non il servizio originale OdorLab, richiesto da sei anni, almeno quello OdorBot già messo a disposizione di altri cittadini lucani, necessario in Val d’Agri nonostante Eni stia tentando con acquisti di proprietà intorno al Cova di fare intorno a sé il vuoto biologico: ma si sa – concludono – il vento soffia dove vuole e il vento porta la puzza anche lontano, come sanno molto bene in certe giornate persino i cittadini dei comuni della media Val d’Agri”.

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