NEWS:

Frana in una miniera di giada nel Myanmar, un morto e almeno 70 dispersi

L'incidente è avvenuto all'alba di oggi in un sito clandestino nei pressi della cittadina di Hpakantv

Pubblicato:22-12-2021 13:30
Ultimo aggiornamento:22-12-2021 13:30
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – È di almeno un morto e fra i 70 e i 100 dispersi il bilancio di una frana in una miniera di giada nello Stato di Kachin, il più settentrionale del Myanmar. A comunicarlo è stata la squadra di salvataggio che sta gestendo i soccorsi. Stando a quanto riferito dagli operatori alla stampa internazionale, l’incidente è avvenuto all’alba di oggi in un sito clandestino nei pressi della cittadina di Hpakant. A causarlo potrebbe essere stata la fuoriuscita di macerie scaricate a cielo aperto dai camion che lavorano nella miniera. Stamane è stato rinvenuto il cadavere di una persona mentre almeno 25 feriti sono stati trasferiti in ospedale.

Il numero di lavoratori di cui si sono perse le tracce è stimato tra i 70 e i 100, e le ricerche si sono estese anche a un lago situato nelle vicinanze. La giada, nome di uso comune della giadeite, è una pietra molto richiesta, in modo particolare dal mercato cinese. Il 90 per cento del minerale che circola oggi nel mondo viene estratto in Myanmar, e gli incidenti nelle miniere sono quasi all’ordine del giorno. Ad Hakpant gli scavi per ottenere la giada sono ufficialmente banditi ma sono presenti numerosi siti informali. Solo pochi giorni fa almeno dieci lavoratori non qualificati sono risultati dispersi a seguito di un incidente in una miniera, mentre nel luglio 2020 erano state circa 170 le persone che avevano perso la vita in una frana causata dalle forti piogge nella regione.

Il Myanmar vive una fase di crisi economica, frutto delle conseguenze della pandemia di Covid-19 e dell’instabilità derivata da colpo di Stato militare che è avvenuto a febbraio. Stando a un report pubblicato la scorsa settimana dalla ong Global Witness, l’esercito sta utilizzando il commercio di pietre preziose estratte spesso in condizioni che violano i diritti umani come una delle principali fonte di guadagno


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it