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Niente task force, il premier Conte accontenta Renzi (per ora)

Dal leader di Italia Viva arriva un'altra richiesta: bisogna prendere i 36 miliardi del Mes per la nostra sanità

Pubblicato:22-12-2020 18:19
Ultimo aggiornamento:22-12-2020 18:19

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ROMA – “Non si parla più di task force, non ci sono emendamenti in legge di bilancio… oggi c’è un passo avanti. Sul Recovery fund Italia Viva presenterà un proprio documento. Quando la discussione avrà un termine? Nei primi giorni della settimana prossima”. Così la ministra di Italia Viva, Teresa Bellanova, dopo due ore di faccia a faccia con il premier Giuseppe Conte. Se confermato, è il primo passo indietro, o di lato, fatto da Conte per rimettere tutta la coalizione sul binario giusto e non farla deragliare. Ma non finisce qui, perché mentre la delegazione era riunita a Palazzo Chigi per la riunione , il leader Matteo Renzi sfornava l’altra richiesta: bisogna prendere i 36 miliardi del Mes per la nostra sanità, un tema che fa salire il sangue agli occhi a tutto il M5S.

Non solo, Renzi ricorda pure tutta la (sua) lista delle cose da fare con i fondi europei, giurando che su quei punti “insisterà”. Tradotto: ogni giorno, e chissà fino a quando, ci sarà sempre un argomento per tenere sulle spine il premier e la sua maggioranza. La resa dei conti arriverà a metà gennaio, a quel punto si saprà il nuovo programma di governo per la seconda parte della legislatura, e come si rinnoverà la squadra dell’esecutivo, quanti ministri cambieranno e se nel rimpasto ci sarà Renzi in persona. Per Conte, però, c’è anche la ‘grana’ Pd da risolvere. Sono giorni che i Dem, sottotraccia, hanno puntato la delega sui servizi segreti in mano a Conte e che il premier non ha nessuna intenzione di mollare. Anche qui, in molti, sono pronti a scommettere che alla fine, per continuare la magnifica avventura al servizio del Paese, anche la delega verrà messa sul tavolo a disposizione. Se questo accadrà, allora sarà altrettanto chiaro che sulla partita fondamentale dei fondi europei, la loro gestione e controllo, le forze politiche della maggioranza avranno vinto e si sistemeranno al tavolo a fianco del premier.


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