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Napoli, protesta il mondo dello spettacolo: ministri come ‘re magi’ del precariato

Sit-in fuori alla prefettura dove sono stati esposti dei fantocci dei ministri Gualtieri, Franceschini e Catalfo che recanti in dono rispettivamente Disoccupazione, Precarietà e Lavoro Nero

Pubblicato:22-12-2020 17:37
Ultimo aggiornamento:22-12-2020 18:09

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NAPOLI – “La cultura deve avere la stessa evidenza della fame”. È lo slogan scelto dai lavoratori dello spettacolo della Campania per la manifestazione in corso dalle 15 a Napoli, in pizza del Plebiscito, per denunciare la condizione di precarietà in cui vivono a causa della crisi Covid e dall’assenza di misure da parte dei governi nazionale e regionale. “La cultura, la sanità e la scuola – sostengono i manifestanti – sono merce per querelle televisive, ma nessuna misura concreta viene presa per garantire questi settori. La Campania è di nuovo zona arancione per consentire lo sperpero natalizio, ma, intanto, migliaia di persone quest’anno a tavola metteranno la pasta in bianco”.

È in corso un partecipato presidio fuori alla prefettura di Napoli, composto anche da studenti, precari e disoccupati, e, davanti all’ingresso del palazzo di governo della città, sono esposti dei fantocci dei ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri, dei Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini, e del Lavoro, Nunzia Catalfo. I tre ministri diventano ‘re magi’ che portano rispettivamente in dono la Disoccupazione, la Precarietà e il Lavoro Nero. “Natale per tutti o per nessuno” si legge su uno degli striscioni esposti dai manifestanti durante un breve corteo che ha attraversato le vicine via Toledo e piazza Trieste e Trento prima di raggiungere la sede della prefettura. Tra le richieste dei manifestanti anche quella di una “patrimoniale ai ricchi per garantire welfare e diritti insieme alla messa in sicurezza di ospedali, rsa, scuole e mezzi di trasporto”.


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