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‘Lo chiamavano Trinità’, 50 anni di cazzotti e risate

Pubblicato:22-12-2020 16:27
Ultimo aggiornamento:22-12-2020 16:29

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ROMA – Quando Terence Hill girò la scena della padella di fagioli, divorata con avidità con tanto di pagnotta presa a morsi, veniva da un lungo digiuno. Si disse tra le 24 e le 48 ore: l’effetto sperato fu quello giusto, la scena è diventata un cult, all’interno di un film, ‘Lo chiamavano Trinità’, uscito nei cinema esattamente 50 anni fa, ma che ad ogni suo passaggio televisivo fa il pieno di ascolti. Era il 22 dicembre del 1970 quando nelle sale veniva proiettato il film con protagonisti Bud Spencer e Terence Hill, diretto da E.B. Clucher, pseudonimo di Enzo Barboni, che si occupò anche della regia del sequel, ‘…continuavano a chiamarlo Trinità’, che si apre ancora con una padella di fagioli in primo piano, questa volta però, mangiati da Bud Spencer, dopo aver derubato un gruppo di banditi. ‘Trinità’, il primo come il secondo film della serie, ha dato nuova linfa al genere ‘Spaghetti western’ ed ha contribuito alla nascita del sottogenere ‘Fagioli western’, versione ironica e parodistica di tutti gli stereotipi dei film sui cowboy. Bambino, personaggio interpretato da Bud Spencer, e Trinità, Terence Hill, sono due pistoleri ma fondamentalmente due buoni. Anche se con caratteristiche diverse. Bambino, scorbutico fuorilegge, è ‘la mano sinistra del diavolo’, mentre Trinità è pigro e svogliato, pure lui abilissimo con la pistola tanto da essere chiamato ‘la mano destra del diavolo’.

I due si incontrano in un paese dove Bambino si e’ sostituito al vero sceriffo ed insieme aiutano una comunità di mormoni a difendere i propri possedimenti, messi in pericolo dal latifondista locale, il maggiore Harriman, che vorrebbe impadronirsene. Tante le scazzottate che vedono protagonisti soprattutto Bud Spencer e Terence Hill, che si troveranno anche ad addestrare i mormoni, che dovranno difendersi a colpi di cazzotti, essendo contro l’uso delle armi, dagli assalti di Harriman e del bandito messicano Mezcal. Tante le scene diventate virali fin da subito, pur senza l’aiuto di social o di internet: da quella dei fagioli, che apre il film, alla difesa, simile ad una cantilena, del messicano accusato di aver ucciso un bandito che aveva aggredito la moglie (“La mia sposa stava al fiume segnor … a lavare”), fino alle scazzottate tra Bud Spencer e Mezcal. “Questo mi è nuovo, non l’ho mai picchiato prima…”, dice il messicano, convinto di avere davanti solo un mormone. Che invece lo coglie di sorpresa prendendolo a pugni. Per quanto riguarda le riprese, il film è stato girato tra gli studi di produzione sulla via Pontina, a Roma, per quanto riguarda gli interni, mentre parte degli esterni si divide tra Vallepietra e Camerata Nuova, alle porte di Roma, in Abruzzo, a Campo Imperatore, nel cuore del Gran Sasso, e Monte Gelato, tra Roma e Viterbo. Le riprese del deserto, invece, sono state girate nella periferia romana, lungo l’autostrada che porta a Fiumicino, in una cava di tufo.


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