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Dalla blue economy al vuoto a rendere, ecco il Collegato ambientale alla Legge di stabilità approvato dalla Camera

"Una piccola finanziaria verde che aiuta la società e le imprese ad andare nella direzione di un’economia più green e circolare"

Pubblicato:22-12-2015 13:01
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:44

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green economyUna piccola finanziaria verde che aiuta la società e le imprese ad andare nella direzione di un’economia più green e circolare”. Così Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, commenta via libera di Montecitorio al Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità.

Il Collegato contiene disposizioni che riguardano la valutazione di impatto ambientale, la gestione dei rifiuti, la blue economy, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la mobilità sostenibile e gli appalti verdi, nonché norme volte a favorire il riuso dei materiali che già da oggi rappresenta un settore di punta del comparto industriale italiano. In particolare, nel disegno di legge sono previsti incentivi la mobilità sostenibile, con uno stanziamento di 35 milioni per il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro. Introdotto inoltre il mobility manager scolastico, con il compito di organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni. Misure specifiche sono state introdotte per il contenimento della diffusione dei cinghiali, sia per quanto l’immissione sul territorio nazionale che il foraggiamento degli stessi. Nel settore degli appalti verdi (cosiddetto “green public procurement”), è stato agevolato il ricorso agli appalti verdi per gli operatori in possesso di certificazione ambientale europea; inoltre, è stata prevista l’applicazione di criteri ambientali minimi negli appalti pubblici per le forniture e negli affidamenti di servizi.

Per quel che riguarda la gestione dei rifiuti, il Collegato ambientale contiene misure per incrementare la raccolta differenziata e il riciclaggio, attraverso opportune modulazioni del tributo di conferimento dei rifiuti in discarica in funzione del grado di raggiungimento da parte dei Comuni delle percentuali previste dalla normativa statale. Inoltre, attraverso la modulazione della tariffa del servizio di igiene urbano, le regioni possono promuovere incentivi economici per i comuni che attuano misure di prevenzione della produzione dei rifiuti in applicazione dei principi e delle misure previsti dal programma nazionale di prevenzione dei rifiuti.


Per il cosiddetto “vuoto a rendere” è stato introdotto per 12 mesi in via sperimentale e su base volontaria del singolo esercente il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo. In tal modo si intende prendere spunto dalle iniziative già avviate in molteplici realtà locali e valutare, attraverso un congruo periodo di sperimentazione, la fattibilità dell’estensione di tale pratica a livello nazionale.

Un punto su cui il Senato è intervenuto riguarda l’introduzione di specifiche sanzioni per l’abbandono dei mozziconi di sigarette e sigari e dei rifiuti di piccolissime dimensioni, prevedendo il riutilizzo di tali proventi sia per campagne informative che per l’installazione dei raccoglitori dei mozziconi presso i Comuni. Rispetto al testo originario approvato in prima lettura dalla Camera, è stata estesa la fattispecie a tutti i rifiuti di piccolissime dimensioni, rafforzando altresì la sanzione amministrativa per l’abbandono dei rifiuti di prodotti da fumo.

Sul fronte della difesa del suolo, oltre alla riorganizzazione delle autorità di bacino volta a razionalizzarne la composizione e il funzionamento, nel Collegato ambientale sono stati previsti appositi finanziamenti per gli interventi di demolizione, da parte dei comuni, di opere e immobili abusivi o comunque irregolari sotto il profilo delle autorizzazioni urbanistiche, realizzati in aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, o di opere e immobili dei quali viene comprovata l’esposizione a rischio idrogeologico. Inoltre, è stato istituito il Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico, cui confluiscono 550 milioni assegnati per le medesime finalità dal Cipe nella seduta del 20 febbraio 2015 (550 milioni), nonché le risorse imputate agli oneri di progettazione nei quadri economici dei progetti definitivi approvati, dove la progettazione sia stata finanziata a valere sul fondo. C’è poi l’istituzione di un credito di imposta triennale per i soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano interventi di bonifica dell’amianto su beni e strutture produttive in territorio nazionale, nonché di un fondo presso il ministero dell’Ambiente e per la progettazione preliminare e definitiva degli interventi di bonifica presso edifici pubblici.

Nel Collegato ambientale sono state poi previste norme per garantire l’accesso universale all’acqua. In materia di morosità del servizio idrico integrato, si prevede inoltre che l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, per garantire l’accesso universale all’acqua, assicuri agli utenti domestici del servizio idrico integrato in condizioni economico-sociali disagiate l’accesso, a condizioni agevolate, alla fornitura della quantità di acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali. Inoltre, sono state istituite aree, le cosiddette “oil free zone”, nelle quali si prevede la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie prodotte da fonti rinnovabili. In queste zone sono avviate sperimentazioni, concernenti la realizzazione di prototipi e l’applicazione sul piano industriale di nuove ipotesi di utilizzo dei beni comuni.

Senza alcun costo per la finanza pubblica, è stato previsto il Comitato per il capitale naturale che provvede a predisporre un rapporto annuale sullo stato del capitale naturale del Paese e promuove l’adozione da parte degli enti locali di sistemi di contabilità ambientale, con l’obiettivo di integrare i costi ambientali nel processo di preparazione dei principali atti di governo in materia di programmazione finanziaria e di bilancio. C’è poi la disciplina in materia di dragaggi, anch’essa introdotta durante l’esame del disegno di legge in esame al Senato, che semplifica e innova alcuni aspetti della normativa in vigore garantendo, nella piena osservanza di tutte le norme comunitarie e nazionali, l’assenza di rischi per la salute e per l’ambiente. Infine merita c’è l’istituzione del catalogo dei sussidi dannosi e favorevoli per l’Ambiente, da aggiornarsi entro il 30 giugno di ogni anno e i cui risultati saranno oggetto di una relazione al Parlamento e alla Presidenza del Consiglio.

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