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Report del Consiglio grande e generale del 21 dicembre – Seduta notturna

Viene discusso il progetto di legge "Disposizioni urgenti per l'appello civile" e anche il comma relativo a "Interventi urgenti in materia di occupazione e di incentivo all’occupazione femminile”

Pubblicato:22-12-2015 10:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:44

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SAN MARINO – Approvata la Legge di Bilancio 2016 nel tardo pomeriggio, l’Aula passa all’esame del Comma 8, progetto di legge qualificata “Disposizioni urgenti per l’appello civile”, per il quale viene richiesta la procedura d’urgenza. La misura viene approvata con 45 voti favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti.
L’esame successivo riguarda il Comma 13, “Ratifica decreti delegati e decreti legge”. Le misure interessate sono “Norme di contabilizzazione delle vendite dell’Ufficio Filatelico e Numismatico, “Modifiche al Codice della Strada”, “Proroga termine di cessazione dell’attività e di messa in liquidazione della Azienda Autonoma per la gestione della Centrale del Latte”, e “Interventi urgenti in materia di occupazione e di incentivo all’occupazione femminile”. Su quest’ultimo viene approvato un emendamento presentato da Cittadinanza Attiva, modificativo del Comma 1, nel quale si prevede che lo sgravio contributivo sia circoscritto alle imprese “che non abbiano fatto ricorso alla mobilità nei 6 mesi precedenti dall’entrata in vigore del decreto”.

Di seguito un estratto degli interventi della nottata.

Comma 8. Progetto di legge qualificata “Disposizioni urgenti per l’appello civile”


Gian Carlo Venturini, Segretario di Stato agli Affari Interni
Dalle relazioni annuali del Magistrato Dirigente si evince che l’attività del Tribunale ha subito negli ultimi tempi un notevole incremento e una diversificazione di competenze con una conseguente nuova geografia giudiziaria. Il Magistrato ha proceduto a una nuova assegnazione dei carichi di lavoro con modalità che forniscono la condivisione dei problemi e il coordinamento fra Magistrati, specie in riferimento ai procedimenti più complessi. Se da un lato la giurisdizione d’appello penale non presenta problemi e i dati confermano che non sussite alcuna emergenza e che anche nella giurisdizione d’appello amministrativa non sussistono arretrati, non è così per la giurisdizione d’appello civile che, al contrario, si caratterizza per la permanenza di gravi sacche di arretrato con un trend verso l’aumento progressivo. La finalità della legge “Disposizioni urgenti per l’appello civile” in oggetto risulta essere quella di superare le criticità relative alle cause civili pendenti in secondo grado e dunque dettare disposizioni per il reclutamento in via urgente di un Giudice d’Appello. Il consiglio giudiziario in seduta plenaria avrà la facoltà di nominare un Giudice d’Appello con incarico esclusivo di decidere le cause civili di appello in ‘pro servato’ alla data del 31 dicembre 2014. La durata dell’incarico del Magistrato è di 3 anni non rinnovabili.

Vladimiro Selva, Psd
I ritardi nelle sentenze di appello civile determinano un’incertezza del diritto che il contesto economico può soffrire. I tempi quando parliamo di economia e di difficoltà delle imprese possono essere determinanti, alcune imprese possono chiudere prima che arrivino le sentenze.

Ivan Foschi, Sinistra Unita
Nel corso della Commissione Affari Giustizia si è condivisa la volontà di andare in questa direzione, noi e Civico 10 condividiamo il provvedimento.

Valeria Ciavatta, Alleanza Popolare
Questa soluzione è temporanea e straordinaria, questo progetto prevede una forma di arruolamento accelerata. La situazione di anno in anno era peggiorata, per questo la Commissione ha aderito alla proposta della Segreteria alla Giustizia per questo Progetto di Legge.

Rossano Fabbri, Partito Socialista
Abbiamo posto il voto favorevole alla procedura d’urgenza, come faremo per il provvedimento. Qualcosa nell’appello civile non funziona. Mi auguro che con questo provvedimento si metta mano all’arretrato civile. In ambito di appello penale ricordo che tutte le misure cautelari vengono decise dal giudice civile d’appello e dal giudice amministrativo d’appello. Il 100% degli appelli sono stati respinti da parte dei giudici competenti. Occorrerà intervenire con efficacia per predisporre una disciplina nuova per gli appelli sulle misure cautelari penali.

Alessandro Cardelli, Pdcs
Siamo d’accordo, il provvedimento è volto a potenziare il Tribunale.

Gian Carlo Venturini, Segretario di Stato agli Affari Interni
Tutti si sono espressi favorevolmente. Il tema è significativo e giacente da molti anni.

Approvato con 45 voti favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti.

Comma 13. Ratifica decreti delegati e decreti legge

“Interventi urgenti in materia di occupazione e di incentivo all’occupazione femminile”

Iro Belluzzi, Segretario di Stato al Lavoro
Il presente decreto viene emanato per rispondere all’urgente necessità di far fronte a una situazione di emergenza, stante il perdurare della crisi occupazionale derivante dal costante e inarrestabile ricorso alle procedure di licenziamento collettivo e conseguente ammissione allo stato di mobilità, con l’obiettivo immediato di favorire l’assunzione di donne, anche in ragione delle recenti chiusure di importanti imprese sammarinesi nelle quali erano impiegate prevalentemente donne. Questo provvedimento si colloca nel solco già tracciato dal recente decreto legge “Interventi urgenti in materia di lavoro, ammortizzatori sociali e di trattamento previdenziale anticipato” che è intervenuto, tra l’altro, con disposizioni che stabiliscono incentivi per l’assunzione di lavoratori che si trovano nella fascia di età over 50 e che, usciti dal mercato del lavoro, per riduzione di personale o chiusura di imprese trovano estrema difficoltà a trovare un nuovo posto di lavoro. Con questo decreto si interviene per sostenere immediatamente e con determinazione la disoccupazione femminile che vede le stesse difficoltà a rientrare nel mondo del lavoro, attraverso l’erogazione di sgravi contributivi per l’assunzione pari al 50% di quanto dovuto dall’impresa per 5 anni, conformemente a quanto già previsto per i lavoratori over 50. Specificando però che gli incentivi vengono rivolti a favore dei nuovi assunti dalle imprese con più di 30 dipendenti. Dei quali almeno il 60% siano donne provenienti dalle liste di avviamento al lavoro. Gli stessi sgravi contributivi vengono concessi anche a favore dei nuovi progetti imprenditoriali che formalizzano tale impegno che preveda complessivamente almeno gli stessi requisiti numerici e percentuali in un accordo occupazionale sottoscritto con la Segreteria di Stato per il Lavoro e quella all’Industria. Gli sgravi si effettuano per le assunzioni effettuate entro il 31 dicembre 2016.

Ratificato a maggioranza.

“Proroga termine di cessazione dell’attività e di messa in liquidazione della Azienda Autonoma per la gestione della Centrale del Latte”

Andrea Zafferani, Civico 10
Il decreto riguarda un termine che viene prorogato. Quando abbiamo discusso il precedente si era detto che serviva del tempo in più rispetto a quanto stabilito. Il Segretario di Stato ha detto che ce l’avrebbero fatta, ma non è così. Sarebbe meglio stare sul sicuro, invece di portare dei decreti a correzione. Chiedo qualche informazione sull’accordo occupazionale. Vorrei sapere se le notizie riportate da un quotidiano sono vere. Il Segretario aveva detto che chi non veniva assorbito dalla nuova centrale andava in mobilità, senza collocazione nella PA. Da quanto emerso sembra che tutto ciò invece valga per 6 mesi. Ci sarebbe un trattamento un po’ strano in questo caso. Il governo si era preso un altro impegno.

Antonella Mularoni, Segretario di Stato al Territorio
Il primo termine era stato prorogato con decreto di 20 giorni perché inizialmente sembravano sufficienti per la trattativa sui dipendenti. Per una serie di ragioni non siamo riusciti a rispettare questi termini. Il sindacato si è irrigidito molto sulla posizione dei lavoratori. C’era il rischio di non giungere a una conclusione che facesse partire la nuova gestione dal 1° gennaio. Quindi si è ceduto raggiungendo un compromesso. I sindacati hanno detto che si trattava di poche unità lavorative. Quindi i lavoratori dovranno cercare un’attività nel settore privato. Risponde al vero che se entro 6 mesi, per casi non imputabili al lavoratore, non fosse possibile la ricollocazione, ci sarà l’ingresso come salariati nell’Azienda per i lavori pubblici, con stipendi più bassi di quanto percepiscono oggi.

Ratificato a maggioranza.

Con la conclusione dell’esame del Comma 13 ha termine la sessione consiliare di dicembre.

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