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di Alessio Pisanò
BRUXELLES – La geologia sarà fondamentale per unire la crescita economica e le sfide della transizione verde. È questo quanto emerso a seguito dell’evento ‘Geologia per un’Europa sicura, sana e sostenibile’, tenutosi al Parlamento europeo di Bruxelles.
“Il ruolo del geologo è emerso chiaramente: siamo il punto di partenza di tutta la catena mineraria” ha affermato David Govoni, presidente della Federazione europea dei Geologi, commentando l’importanza dei geologi nella prevenzione dei rischi naturali – un argomento non da poco, viste le ultime alluvioni che hanno colpito Valencia e la Sicilia – e nella gestione del territorio e dei materiali critici e strategici.
“I geologi saranno molto importanti all’interno della prossima legislatura del Parlamento europeo: sono il punto di partenza sia della gestione del rischio che della prevenzione climatica. È un punto che è stato sottolineato da tutti, senza tener conto delle diverse posizioni politiche” ha aggiunto il presidente Govoni.
All’evento hanno presenziato anche molti esperti del settore e alcuni eurodeputati, tra cui gli italiani Susanna Ceccardi (Lega), Antonio Decaro e Giorgio Gori (Pd), e Flavio Martuscello (Fi).
“La transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico rappresentano sfide epocali per l’Europa, ma devono essere affrontate con pragmatismo e una visione chiara, che metta al centro la competitività industriale, la sicurezza energetica e l’interesse dei cittadini europei” ha commentato l’Onorevole Ceccardi. “È urgente investire- ha aggiunto- in una politica europea che garantisca l’indipendenza nelle risorse strategiche, promuova l’innovazione tecnologica e valorizzi le professionalità, come quelle dei geologi, centrali per la gestione sostenibile delle risorse naturali”.
Nel corso dell’incontro è stato anche presentato il Manifesto Politico per la Competitività Europea, un documento strategico volto a rafforzare la competitività europea attraverso l’apporto delle geoscienze. Tra i punti fondamentali toccati dal Manifesto, la necessità di standard chiari e certificazioni, il favorire la mobilità tra i professionisti del settore nell’Unione e il bisogno di un’educazione alle geo-scienze che sia trasversale e intergenerazionale. “Un incontro interessante” aggiunge Rudi Ruggeri, Consigliere Nazionale delegato ai rapporti con Efg. “Siamo riusciti a far coincidere gli interessi dei geologi e della società, con soluzioni efficaci per sostenere la transizione energetica e avere uno sviluppo economico che segua i principi dell’Agenda 2030”.
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