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Ammonta a 600 il volume degli emendamenti ‘segnalati’ alla manovra. La commissione Bilancio della Camera, che inizierà l’esame della legge di bilancio a inizio dicembre, è alla prese con le richieste di modifica elaborate dai gruppi. A disposizione c’è una dote finanziaria di 120 milioni. La commissione, come ha spiegato il presidente Giuseppe Mangialavori, esaminerà prima il decreto fiscale, che dovrebbe ultimare il suo iter in Senato la settimana prossima. “Prima faremo quello- ha detto- e poi passeremo alla manovra, anche per dare il tempo ai ministeri competenti e al Mef di elaborare i pareri sugli emendamenti”.
“Il valore aggiunto generato dall’economia sommersa nel 2021 si e’ attestato su 173,8 miliardi, pari al 9,5% del Pil. Mentre il tax gap fiscale e contributivo, in valore assoluto, nello stesso anno ammontava a circa 82,5 miliardi, in calo rispetto al 2020, in cui c’era circa un miliardo in più”. Lo ha spiegato il comandante generale della Guardia di finanza, Andrea De Gennaro, in audizione alla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria. De Gennaro ha sottolineato “la fattura elettronica e’ un chiaro esempio di come la digitalizzazione abbia potuto incisivamente contribuire al contrasto
dell’evasione”. In particolare sul fronte Iva c’è stato “un forte di recupero ascrivibile alle misure di contrasto”, in primis appunto con l’introduzione della fattura elettronica. Così dal 2018 “la tassa più evasa non è più l’Iva ma l’Irpef”.
In commissione Affari costituzionali della Camera rush finale sul decreto flussi, atteso in Aula lunedì 25. Le votazioni sono andati avanti tutta la settimana per rispettare il calendario deciso dalla capigruppo. Il decreto stabilisce le quote d’ingresso per i lavoratori stranieri fino al 2028. Con un emendamento del Governo è stato inserito il contenuto del decreto Paesi sicuri, in modo da accelerare l’approvazione delle norme varate dopo il primo stop del Tribunale di Roma al trasferimento dei migranti in Albania. Contestato dalle opposizioni, l’emendamento della relatrice di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, che trasferisce alle Corti d’Appello le convalide sui trattenimenti, togliendo la competenza alle sezioni migranti dei Tribunali.
“Il numero delle donne che si stanno ribellando sta crescendo: chiedono di cambiare vita e sottrarsi a un destino segnato”. Lo ha affermato don Luigi Ciotti, durante un’audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali. Ciotti ha osservato che “c’è una ribellione dei cuori e delle coscienze di tante persone: sono donne, molte delle quali con figli, nate e cresciute in contesti criminali”. Partendo dal progetto ‘Liberi di scegliere’, una rete di supporto alle donne e ai minori che si allontanano dai contesti mafiosi, Don Ciotti ha sottolineato che “queste donne non vogliono soldi, ma dignità e libertà”.
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