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Ancora sotto terra i resti umani trovati a Novellara. “Altamente probabile che sia Saman”

La comunità pakistana lancia una petizione per concedere la cittadinanza italiana alla 18enne scomparsa il 30 aprile 2021, per il cui omicidio sono indagati cinque familiari

Pubblicato:22-11-2022 16:26
Ultimo aggiornamento:22-11-2022 16:30
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saman fratello non indagato
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Di Mattia Caiulo e Alessandra Fabbretti

REGGIO EMILIA – La Corte di assise di Reggio Emilia ha accolto la richiesta di incidente probatorio urgente avanzata dalla Procura in seguito al ritrovamento del presunto cadavere di Saman Abbas. È infatti fissato per domani alle 12 il conferimento della perizia tecnica per estrarre e dare un’identità ai resti trovati a Novellara e che si ritiene possano essere quelli della giovane pakistana scomparsa dalla notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021.

Per la presidente della Corte, Cristina Beretti, “il luogo del rinvenimento e l’accurato sotterramento portano a ritenere altamente probabile che si possa trattare del corpo della giovane donna“. Il processo a carico dei cinque parenti accusati di averla uccisa per aver rifiutato delle nozze combinate – lo zio, due cugini, il padre arrestato di recente in Pakistan e che ora potrebbe essere estradato e la madre (ancora latitante) – inizierà il prossimo 10 febbraio a Reggio Emilia.


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LA PETIZIONE PER LA CITTADINANZA ITALIANA A SAMAN

Intanto, si levano nuove voci in favore della proposta di concedere alla 18enne scomparsa la cittadinanza italiana. “Io, Ahmad Ejaz, giornalista pakistano, insieme alla comunità pakistana e alla società civile italiana, chiedo che Saman sia riconosciuta come cittadina italiana anche se il suo permesso di soggiorno è scaduto. Saman deve diventare il simbolo delle giovani generazioni e le seconde generazioni che vogliono vivere senza tradizioni barbariche in piena libertà“. Con queste parole il giornalista Ahmad Ejaz invita a firmare una petizione lanciata sulla piattaforma su Change.org.

Ejaz, che ha collaborato come mediatore con la trasmissione Rai ‘Chi l’ha visto?’, continua: “Nel novembre 2022 è stato arrestato in Pakistan il padre Shabbar Abbas, mentre la madre Nazia Shaheen è latitante. L’uomo, un mese dopo la scomparsa, confessò il delitto in una telefonata. Il 19 novembre vengono trovati resti umani a Novellara: sono in corso accertamenti”. Il giornalista conclude: “Mentre traducevo i messaggi inviati da lei al suo fidanzato mi veniva da piangere, mi sembrava mia figlia, il suo urdu raffinato, la sua voce, e la sua innocenza” e ricorda che in uno di questi messaggi Saman ha dichiarato: “È arrivato l’ordine dal Pakistan di uccidermi, ma io voglio i miei documenti per potermi sposare con il mio fidanzato”.

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