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Un campo di calcio sulla Colombo in memoria di Francesco Valdiserri

L'Assemblea capitolina approva all'unanimità la mozione per l'intitolazione dell'impianto. Gualtieri: "La sicurezza stradale è un'emergenza"

Pubblicato:22-11-2022 16:29
Ultimo aggiornamento:22-11-2022 16:29

Francesco_valdiserri
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ROMA – Roma Capitale intitolerà l’impianto sportivo comunale all’incrocio tra via Cristoforo Colombo e via Alessandro Severo, gestito dalla Polisportiva Castello, a Francesco Valdiserri, il 18enne investito e ucciso su quel marciapiede della Colombo a pochi metri di distanza, all’altezza di via Giustiniano Imperatore, da una giovane alla guida di un’auto. L’Assemblea capitolina ha approvato all’unanimità con 45 voti favorevoli la mozione a prima firma del presidente della commissione Sport, Ferdinando Bonessio (Europa Verde), che impegna il sindaco Roberto Gualtieri – presente in Aula – e la Giunta a dare all’impianto il nome di Francesco, figlio dei giornalisti Paola Di Caro e Luca Valdiserri, che lo scorso primo novembre avrebbe compiuto 19 anni. Ad accogliere l’approvazione dell’atto un lungo applauso dell’aula Giulio Cesare, alla presenza della mamma e del papà del ragazzo. In Campidoglio anche gli ex compagni di scuola del liceo Socrate e del presidente dell’VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri.

L’AULA: “IL SACRIFICIO DI FRANCESCO NON SIA VANO”

“È innaturale per dei genitori assistere alla morte del proprio figlio, ma diventa inaccettabile per una comunità come la nostra pensare che questa morte possa essere vana e non acquisire un insegnamento“, ha detto il primo firmatario Bonessio illustrando la mozione in Assemblea. “Abbiamo il dovere di intervenire sulla sicurezza di questa città, insegnare le regole e imparare a rispettarle- ha aggiunto il primo firmatario della mozione- Francesco era un ragazzo luminoso e pieno di speranze, questo suo modo di essere vogliamo che sia un messaggio importante per i giovani che vorranno frequentare quell’impianto sportivo, un impianto storico dove si svolge attività giovanile sportiva ma allo stesso tempo i ragazzi acquisiscono valori importanti. Mi auguro che il sacrificio di Francesco non sia vano ma possa servire a vincere la partita della sicurezza sulle nostre strade”, ha concluso Bonessio.

GUALTIERI: “ROMA PUÒ E DEVE FARE DI PIÙ SULLA SICUREZZA STRADALE”

Roma può e deve fare di più sul tema della sicurezza stradale, che configura una vera e propria emergenza e i fatti di cronaca di questo periodo ci ricordano quanto questa emergenza sia viva e drammatica”, ha detto Gualtieri intervenendo in Assemblea. Per il sindaco è “un lavoro da fare a 360 gradi, alcuni lavori sono già partiti, come il piano sui 70 black point, ma dobbiamo continuare e accelerare. A novembre sulle strade di Roma sono stati eseguiti oltre 90mila accertamenti e sono stati 5.800 i veicoli sorpresi oltre i limiti di velocità consentiti. A Roma si deve andare più piano e deve essere socialmente non accettato il guidare quando si beve o si usano droghe”.


“Francesco era un ragazzo brillante, curioso, sensibile, altruista, tante delle sue passioni in queste settimane sono tornate a vivere nelle tantissime testimonianze di affetto che sono continuate a arrivare- ha aggiunto Gualtieri- Al dolore immenso dei familiari si è aggiunto rispettosamente quello delle istituzioni, dei tifosi e della sua band. Con questa discussione, piccola ma significativa, vogliamo contribuire a tenere viva la memoria di Francesco dedicandogli un luogo di vita sociale del territorio che rappresenta un riferimento per i tanti giovani che in quei campi sportivi si ritrovano quotidianamente e moti dei quali sono ancora qui oggi”.

Secondo il primo cittadino è stata “una scelta bella e felice quella di intitolare a Francesco uno spazio in cui tanti giovani crescono e maturano sulla base dei valori sani che lo sport riesce a trasmettere, che Francesco amava e condivideva come grande tifoso della sua squadra del cuore: la sua amata Roma. Come ha avuto modo di ricordare suo papà, Francesco aveva la forza del sogno, che deve proseguire e che noi dobbiamo contribuire a tenere vivo. Il nostro impegno deve far sì che tante tragedie come queste non si ripetano e che la risposta a questo dramma immane delle vittime della strada sia collettiva, di tutta la comunità di Roma”.

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