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Renzi attacca e l’Anm risponde: “Il diritto di difesa non autorizza a offendere i giudici”

Il leader di Italia viva ieri ha dichiarato: "I magistrati fiorentini non sono credibili. Ritengo eversivo il comportamento di Luca Turco"

Pubblicato:22-11-2022 11:49
Ultimo aggiornamento:22-11-2022 11:49
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ROMA – Matteo Renzi attacca i magistrati di Firenze in vista del processo Open, e pronta arriva la risposta dell’Anm, l’associazione nazionale dei magistrati, che contrattacca: “Approssimandosi l’udienza del processo Open, il senatore della Repubblica Matteo Renzi torna ad esprimersi sui pubblici ministeri fiorentini che ne hanno chiesto il rinvio a giudizio e rilascia agli organi di stampa dichiarazioni che si traducono in attacchi diretti alla persona dei singoli magistrati requirenti, ingiustamente additati come autori di condotte eversive e ‘scandalose‘, nonché di tesi accusatorie ‘farneticanti’ e ‘strampalate’. Si tratta di dichiarazioni che seguono ad altre, già rese in passato dal sen. Renzi, di analogo contenuto, che possono portare ad una pericolosa delegittimazione dell’operato della magistratura agli occhi dell’opinione pubblica”.

Poi la nota prosegue: “È quasi superfluo ricordare che l’esercizio dell’inviolabile diritto di difesa dell’imputato, come pure del diritto di critica sugli atti e sui provvedimenti della Magistratura, non dovrebbe mai travalicare in offesa alla stessa funzione giudiziaria, la cui immagine di imparzialità e terzietà va costantemente preservata, costituendo patrimonio indispensabile per la stessa vita democratica del Paese”, conclude la nota.


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